Ieri sera a Carta Bianca ho seguito una decisa contrapposizione tra il deputato Fratoianni da una parte e la coppia di giornalisti Chirico-Sallusti dall’altra.
Questi due sempre partigiani della prepotenza presunta vincente sostenevano che a Gaza c’è una guerra, che la guerra è comunque cosa brutta e vi succedono sempre cose brutte. Fratoianni ribatteva con giusto sdegno- non sine ira- che a Gaza non c’è una guerra ma un genocidio, uno sterminio di persone inermi, soprattutto bambine, bambini e donne, da parte di un esercito armato fino ai denti. Un crimine efferato dunque, un genocidio.
Quanto all’incendio sulla nave pilota per Gaza i due negazionisti del massacro negavano pure che fosse stato causato da un proiettile.
Ho seguito con interesse per vedere fino a che punto può arrivare la partigianeria nel negare l’evidenza. Io credo che se a proposito dell’incendio sulla nave può esserci qualche dubbio sollevato da un pignolo o da un pedante mezz’orbo, lo sterminio di persone inermi, innocenti addirittura infanti viene negato solo da persone in malafede mosse a mentire dal proprio “particulare” che confligge- non sine studio- con la verità effettuale e con il dovere dell’informazione cui un giornalista dovrebbe essere tenuto.
Pesaro 10 settembre 2025 ore12, 15 giovanni ghiselli
p. s.
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