Vengono introdotti gli accusati preceduti da due gendarmi con le spade sguainate. L’uomo aveva i capelli rossi ed era lentigginoso. I muscoli delle guance sussultavano come se bisbigliasse qualcosa fra sé.
Seguì una donna non più giovane. Appariva tranquillissima.
“La terza imputata era la Màslova”. Anche in tale condizione conservava il suo fascino. Del resto l’autore l’ha resa interessante fin da quando era una bimba “vispa e carina”. Tutti gli uomini la guardavano senza staccarsi dal suo viso bianco con gli occhi neri, lustri e splendenti e dal petto erto sotto la giubba (29).
Una persona profondamente bella grazie a un concentrato di energia non diventa mai insignificante.
Il presidente e il cancelliere svolsero i loro compito poi fu la volta del sacerdote che doveva invitare i giurati a giurare appunto.
Aveva una faccia gonfia e giallognola. Sono dati non solo fisici ma anche del carattere.
E’ facile che l’eterno prete sia gonfio poiché il cibo è spesso la sua massima soddisfazione. Il Papa attuale invero si tiene in forma e fa bene prché l’aspetto mostrato ha spesso riscontri adeguati alla lepidezza o alla deformità.
Questo prete era un anziano che svolgeva il suo ministero da 46 anni ed era orgoglioso di continuare il suo lavoro per il bene della chiesa, della patria e della famiglia. Alla sua avrebbe lasciato un discreto capitale.
Tolstoj nota che “nei Vangeli il giuramento è categoricamente vietato” ma costui pensava che imporlo ai giurati fosse un’opera buona.
L’autore rileva altri aspetti sgradevoli di questo religioso. Prima del giuramento “piegò da un lato la testa calva e canuta, l’infilò nel buco bisunto della pianeta, si diede una ravvivatina ai capelli radi, quindi si rivolse ai giurati”. Si sentiva a posto. Ordinò di alzare la destra dando l’esempio sollevando la sua “mano paffuta con una fossetta sopra ogni dito” (p. 30).
Questa canzonatura del sacerdote che svolge le proprie funzioni si trova anche nell’Ulisse di Joyce quando Bloom si reca in chiesa per un funerale e osserva il prete officiante. Un esempio: “Metti che perda la spilla- Suppose he lost the pin of this. (p. 72) . Con le spille ci teniamo su, finché tengono. Joyce in un capitolo precedente le associava alle mutande
Torniamo ai giurati di Tolstoj. Alcuni eseguivano gli ordini con decisione, altri obbedivano a malincuore e titubanti. Tutti si sentivano a disagio, però, tranne il vecchio sacerdote che era certo di compiere un lavoro molto utile e importante. Quindi i giurati si recarono in camera di consiglio per eleggere il capo. Fu eletto il giurato dall’aspetto imponente.
Avranno pensato che poteva imporsi in caso di necessità.
Anche i giurati, perfini Nechliùdov, pensavano di compiere un’opera di grande importanza sociale.
Mi è capitato ogni volta che nel lavoro cambiavo ambiente, salendo uno scalino, di aspettarmi un ambiente più elevato ma oggi devo dire che il più alto in termini di rapporti umani e di educazione, se non di dottrina, è stato il promo: quello della scuola media inferiore di Carmignano di Brenta.
Ma allora volevo arrivare al Liceo, poi all’Università. Ora credo che l’opera educativa più estesa nel vasto mondo sto facendola con questi miei post.
Tornati nell’aula i giurati ricevettero ragguagli sui loro diritti e doveri
Tutti ascoltavano con reverente attenzione. Il mercante però spandeva odore di alcool e si sforzava di trattenere un rutto sonoro mentre approvava ogni frase con un cenno della testa (p. 31). Questa conclusione mi ricorda certi motteggi di Aristofane. Un capitolo non molto interessante dato che parla di persone fasulle. Ho cercato di ravvivarlo con interventi pur modesti
Pesaro 7 settembre 2025 ore 11, 40 giovanni ghiselli.
p. s.
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