Ieri sera, sul tardi, ho visto su Rai Movie un film disgustoso: Regole d’onore. Racconta di un colonnello dell’esercito degli Stati Uniti che ordina ai suoi soldati di sparare su una folla di Yemeniti in rivolta. Ne deriva una strage di civili: 80 uccisi tra cui donne e bambini. Non pochi tra i sopravvissuti subiscono amputazioni di arti. Ne segue un processo. Il regista fa di tutto per suggerire che quella strage è stata un’opera buona. Si vede una bambina di nove o dieci anni che, privata delle gambe arranca appoggiandosi a due stampelle. Dovrebbe essere una visione orrenda ma l’orrore è cancellato, nell’intenzione della propaganda insita nella pellicola, dall’immagine della stessa bambina sì e no decenne che imbraccia un mitra prima di venire “giustamente” colpita e diventare una mutilatina. Sicché il macellaio in divisa viene assolto e andrà in pensione con onore. Ho capito subito dove andava a parare questa pellicola vergognosa ma ho voluto vederlo tutto, nonostante l’ora provetta, poiché volevo scriverne. Credo che tale film sia stato proposto per suggerire che l’attuale sterminio del popolo palestinese è cosa buona e giusta e gli autori del massacro come i loro mandanti sono uomini d’onore.
Pesaro 22 settembre 2025 ore 9, 17
p. s.
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