domenica 18 febbraio 2018

Twitter, CCCXIII sunto.

Francesco che dona il mantello a un povero, attribuito a Giotto

Il 15 febbraio ho presentato Proust nella biblioteca Scandellara. Ho dedicato lo studio su la Ricerca agli uomini-donne che furono risparmiati dal fuoco celeste di Sodoma, ma non ho escluso gli eterosessuali, quorum ego.
Non si direbbe subito, eppure Romano Prodi ha qualche cosa in comune con lo Swann di Proust: "Egli non si chiudeva nell'edificio delle sue conoscenze, ma (...) ne aveva fatto una di quelle tende smontabili che portan con sé gli esploratori (La strada di Swann p. 206, Einaudi)
La vecchiezza eccessiva, vergognosa e meritata è quella dei celibi sudicioni o piuttosto quella degli ammogliati virtuosi? Delle vergini o delle dissolute? diciamo la verità!

Oggi a Bologna piove e pioverà tutto il giorno. Come farò a meritarmi almeno la cena senza corsa né bicicletta? Del tutto immeritato sarebbe il pane, mezza immeritata una fetta di prosciutto pur senza pane. Oggi mangiare sarebbe ybris. Vedrò di meritarmi un'insalata scendendo e salendo più volte le scale.

Che fare tutto il giorno quando il cielo nero trasforma Bologna nel paese dei Cimmeri? Non correre, non mangiare il vetitum maximum. il peccato per cui non c’è remissione, non si può fare sesso se l'amante è lontana. Solo studiare si può, anzi si deve. E' però necessario concedersi qualche intervallo: "Danda est tamen aliqua remissio".
Tu che sei mortale non puoi contaminare quanto è divino (Euripide, Eracle, 1232). E' un monito a quanti cercano di usare ogni creatura vivente e tutti gli elementi per incrementare il profitto. E' un crimine p. e. ammaestrare a mentire dei bambini prezzolati per la pubblicità. Fa orrore  vedere dei piccoli umani che dicono bugie recitando falsità delle quali potrebbe vergognarsi perfino una prostituta sfacciata. Bambini addestrati a diventare come gli adulti peggiori.  A tale pubblicità è dovere morale rispondere non comprando i prodotti reclamizzati. A quasi tutta la pubblicità.
Se il PD non si libererà subito da questo morbo che lo snatura assimilandolo alla destra, e non allontanerà subito i personaggi che lo hanno invalidato, tale malattia non sarà più operabile, come l’amore di Swann per la cocotte.

Oggi la sorellina mia Margherita ha comprato per me due paia di scarpe, dei pantaloni e una maglia, mossa a compassione nel vedermi girare da troppi anni con dei sandali bucati, e indossare la stessa tonaca lisa in tutte le stagioni. Poi mi ha offerto pure un caffé. Che sia benedetta!
Spero di non essere espulso dall'ordine dei religiosi mendicanti cui appartengo. Nel caso, mi scalzerò del tutto come Egidio e Silvestro i primi discepoli del mio maestro, il poverello di Assisi.
Scalzasi Egidio, scalzasi Silvestro[1]  e forse pure gianni, il poverello di Pesaro!
La sorellina mi aveva anche invitato a un lauto pranzo ma non ho potuto accettare dei manicaretti immeritati, poiché il tozzo di pane, il morso di cavolo e il sorso d'acqua me li devo guadagnare con un'ora di corsa o tre quarti d’ora di accattonaggio. Raccatto per altri poveri, non per me beninteso.
Solo dopo queste attività mi viene la fame che condisce anche il misero cibo a me sì caro.
Salute fisica e mentale a tutti voi che mi leggete!

gianni


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[1] Dante, Paradiso, XI, 83

1 commento:

  1. A Napoli si usa lasciare un caffè pagato al bar,ma chi lo paga non saprà mai chi lo gusterà.Forse il Poverello di Pesaro? Tocco Giovanna

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