Ismene 374 E il più giovane e minore per il tempo della nascita,
375 priva del trono Polinice nato prima
376 e lo ha cacciato dalla patria.
La brama del potere quanto e più di quella del denaro spinge all’odio reciproco e al delitto anche i componenti una famiglia, perfino i consanguinei.
Nelle Fenicie di Euripide il personaggio Eteocle, il fratello più giovane appunto, afferma la somma bellezza all'ingiustizia se questa viene perpetrata in nome del potere (turannivdo" pevri-kavlliston ajdikei'n, vv. 524-525); ma la Corifea gli fa notare la discrepanza tra le due parole che nei fatti non si conciliano:"oujk eu\ levgein crh; mh; ' pi; toi'" e[rgoi" kaloi'": /ouj ga;r kalo;n tou't ', ajlla; th'/ divkh/ pikrovn" (vv. 526-527), non bisogna dire bene degli atti non belli: poiché questo fatto non è bello ma è violento nei confronti della giustizia.
377 Ma l’altro, come da noi è voce più diffusa,
378 andato esule nell’infossata Argo- to; koi`lon [Argo~- assume
Argo non è infossata ma forse questo aggettivo deve segnalare la fossa funebre che attende Polinice come pure Eteocle del resto. Oppure ha un valore formulare come sitibonda applicata Ad Argo
Nell’Alcesti di Euripide Admeto dice: "io trovo in questo un ottimo ospite
Ogni volta che giungo alla sitibonda (diyivan) terra di Argo"( 559-560).
L’aggettivo riferito ad Argo è un epiteto esornativo che si trova nell'Iliade (IV, 171) e nella La città morta di D'Annunzio.
379una nuova parentela e compagni d’arme alleati
La nuova parentela è la moglie Argia figlia di Adrasto, re di Argo.
Nella Tebaide di Stazio Argia, la moglie di Polinice, getta via ogni timore da donna e si reca a Tebe con il proposito di reclamare onori funebri per suo marito. Questa vedova decide di andare a Tebe, da sola (sexuque relicto, 178), lasciato cadere l’impedimento del sesso. E’ una giovane impavida come la cognata Antigone che vuole onorare Polinice anche lei.
380 perché Argo o conquisti presto con onore il suolo
381 dei Cadmei o ne innalzi la gloria fino al cielo.
Sono le fantasie di chi vuole le guerre. A guerra finita c’è il milite ignoto. La truffa a tutti i morti, alle vedove, agli orfani.
Lucano smonta queste fandonie scrivendo che Pompeo e Cesare, genero e suocero, hanno combattuto soltanto per una tomba le loro guerre più che civili.Et ducibus tantum de funere pugna (Pharsalia, VI, 811) and the leaders fight only for a grave that is the end for both.
La traduzione inglese è un monito a tutti i duci guerrafondai del mondo Lo sranno coprendi di sangue. Il prossimo monumenti funebre sarà all’infante ignoto. Non mancherò di andarvi a pregare.
382 questo, padre sono dei conti ,
383 bensì misfatti terribili e non posso capire
384 dove gli dei avranno pietà delle tue pene
Questo o{poi verso dove, dove in quale luogo, è il dubbio che Edipo sia arrivato nel luogo della fine del suo martirio.
Pesaro 2 luglio 2025 ore 11, 52 giovanni ghiselli
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