Il pritano chiede all’araldo spartano che i Laconi mandino aujtokravtora" prevsbei", ambasciatori con pieni poteri per la pace.
Il corifeo dice che non c’è belva più insuperabile della donna, neppure il fuoco, e nessuna pantera così svergognata-oujde; pu'r, oujd j w|d j ajnaidhv" oujdemiva pavrdali"- (1015).
La corifea domanda al corifeo perché le muova guerra, visto che capisce la forza di lei e che potrebbe farsela amica.
Il vecchio risponde: “wJ" ejgw; misw'n gunai'ka" oujdevpote pauvsomai ” 1018), perché non cesserò mai di odiare le donne.
E’ una risposta alla maniera del personaggio Ippolito di Euripide: “misw'n d j ou[pot j ejmplhsqhvsomai-gunai'ka" ”( Ippolito, 664-665), non sarò mai sazio di odiare le donne.
La corifea a questo punto gli fa un piacere infilandogli addosso una tunica e togliendogli un moscerino dall’occhio.
Il vecchio ne trae beneficio: la zanzara ejmpiv" ejfrewruvcei [1]- mi trivellava l’occhio come un pozzo. (1033). La vecchia lo bacia anche, e lui dice che le donne sono qwpikai; fuvsei, adulatorie per natura- qwpeuvw- 1037
Quindi il vecchio che litiga con la vecchia non senza qualche accenno di corteggiamento reciproco, le dice “né con le pesti né senza le pesti” (1039).
Post sul vaccino del 21 novembre 2021
Una risposta laica ai fanatici fautori e oppositori del vaccini
Mi sembra che questa posizione potrebbe essere una risposta da dare tanto ai fanatici assertori del vaccino quale sicura panacea, quanto ai polemici negatori della pseudocura che farebbe perfino ammalare.
Io non credo che questo contravveleno immunizzi del tutto a lungo, quindi seguito a guardarmi dal virus con mascherina e distanziamento. Al cinema sto in prima fila non solo perché sono un cinefilo ma anche per schivare possibili contatti e contagi comunque assai pericolosi. Magari il rischio è attenuato ma non credo sia escluso.
Comunque mi sono vaccinato già due volte e probabilmente mi sottoporrò alla terza iniezione. Non so se questo antidoto faccia bene, né credo che faccia male. So però che mi consente di andare al cinema, cosa che amo assai. Ieri ho visto Madres Paralelas al Lumiere. Il ritorno in bicicletta è stato tutto battuto dalla pioggia 5 km con un bagno completo che non mi ha danneggiato punto.
I pro vaccino diranno che sono vivo per il fatto che sono bivaccinato, i controvaccino che presto starò male per lo stesso motivo. Io sono laico, in questo, e so bene che, vaccino o no, un giorno sono nato e un giorno morirò. Certo, il più tardi possibile.
Intanto, come il Totò Merùmeni di Gozzano, alias Heauton Timorumenos, sorrido e meglio aspetto.
giovanni ghiselli.
Il vecchio corifeo dunque vuole fare la pace ricordando il detto “né con le pesti né senza le pesti” (Lisistrata, 1039) . Insomma, le donne sono un male necessario.
Quindi i due semicori uniti intonano un canto di conciliazione (1043-1071) .
I coreuti vecchie e vecchi proclamano la loro assenza di intenzioni cattive, al contrario vogliono fare solo cose buone: infatti bastano i mali che già ci sono- ijkana; ga;r kai; ta; parakeivmena- 1048. Si potrebbe ricordare a chi vuole il riarmo oggi.
Nell’Ecuba di Euripide la vecchia regina supplica Odisseo di non ammazzare la figlia Polissena con un verso che è un'alta espressione di umanesimo in favore della vita:"mhde; ktavnhte: tw'n teqnhkovtwn a{li" " (v. 278), non ammazzatela: ce ne sono stati abbastanza di morti.
Questa considerazione dovrebbe tenerci lontani dai conflitti reciproci sempre e comunque.
I coreuti sono pronti ad aiutare chi è senza denaro. E, se apparirà la pace, chi ha avuto il soccorso di due o tre mine, non dovrà restituirle.
Hanno invitato a pranzo ospiti di Caristo, nell’Eubea che avevano fama di essere gente lasciva. La pace si associa sempre al godimento. C’è da mangiare della polenta un porcello- delfikovn (1061) sacrificato, e altra roba buona e bella si può gustare per giunta.
La festa è sempre associata al mangiare. Sono invitati gli spettatori naturalmente purché vengano lavati.
Ricorderete che nelle Nuvole Socrate e i socratici sono accusati di scarsa pulizia anche corporea, quale correlativo somatico, oggettivo, della sporcizia mentale.
Ripuliti, gli invitati potranno entrare.
L’ultimo verso dei due semicori uniti è un ajprosdovkhton, una contraddizione inaspettata: quindi la porta sarà già stata chiusa- hJ quvra kekleivsetai 1071. Una battuta poco chiara. Forse intende dopo che gli ospiti saranno entrati.
Arrivano gli ambasciatori plenipotenziari spartani con barba e un porcile intorno alle cosce per nascondere l’erezione.
Lo spartano indica la loro situazione fallica e il corifeo ateniese dice che quel coso sembra essere infiammato di brutto e anche peggio-deinw'" teqermw'sqaiv te cei'ron faivnetai- (1079).
Il Lacone chiese la pace a qualsiasi patto.
Sopraggiungono gli autoctoni ateniesi con la tunica scostata dal ventre, mostrando l'erezione come lottatori: “questa è una malattia da atleti” commenta il corifeo.
Forse quando si esercitavano per le gare dovevano astenersi dal sesso.
Il corifeo rileva l’erezione e il presidente ateniese dice che non ne possono più della castità: se le donne procederanno con lo sciopero Kleisqevnh binhvsomen (1092), fotteremo Clistene.
E’ l’ omosessuale infamato già nei Cavalieri (1374) e nelle Nuvole (365).
Oltretutto aggiunge il corifeo c’è il pericolo degli ermocopidi che hanno la mania di tagliare. Un pericolo di castrazione dunque. Allude alla mutilazione delle erme di cui venne accusato Alcibiade alla vigilia della spedizione in Sicilia (415).
Sicché si rimettono a posto la tunica.
Spartani e Ateniesi dunque si trovano d’accordo sulla necessità di fare la pace.
Sicché le femmine hanno vinto la guerra e ricevono una resa senza condizioni.
Bisogna convocare Lisistrata. Questa esce dall’Acropoli ed entra in scena.
La donna viene salutata dal corifeo come ajndreiotavth, la più virile: ora bisogna che sia terribile-deinhvn- e mite, buona e cattiva-ajgaqh;n fauvlhn- superba e amabile semnh;n ajganhvn, poluvpeiron, avvalendosi della tanta esperienza (1109.)
Eccoci qua conclude il corifeo, noi oiJ prw`toi tw`n JEllhvnwn 1110, primi tra gli Elleni, vinti dal tuo fascino affidiamo a te la soluzione delle nostre contese.
Bologna 28 marzo 2025 ore 17, 07 giovanni ghiselli
p. s.
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