Il Probulo chiede alle donne come faranno a far cessare i molti turbamenti e a districare le cose confuse pau'sai tetaragmevna pravgmata pollav kai; dialu'sai (565)
Lisistrata risponde che faranno come con la loro matassa- klwsth`r j 567 quando è ingarbugliata: tendiamo piano piano il filo sui fusi da una parte e dall’altra. Così dissolveremo anche questa guerra-ou{tw" kai; to;n povlemon tou'ton dialuvsomen , se ci si lascia fare.
Manderemo in giro ambascerie da una parte e dall’altra.
Di nuovo, la polis deve funzionare come la casa. E saranno le donne a risolvere le difficoltà come fanno sempre tra le mura domestiche.
Il Probulo non crede che le due faccende siano comparabili ma Lisistrata insiste:
Gli affari di Stato dice la prima delle ateniesi pacifiste vanno trattati come quelli domestici, in particolare come si tratta la lana: lavare, pulire, scartare, togliere a bastonate mocqhrou;" tou;" tribovlou" (Aristofane, Lisistrata, 576) i cattivi e i triboli[1].
Cardare diaxh'nai-diaxaivnw- ossia districare quelli che si associano per le cariche- tou;" pilou'nta" eJautou;" ejpi; tai'" ajrcai'si (578). Spelare le loro teste kai; ta;" kefala;" ajpoti'lai-ajpotivllw-, come il pube di queste Lisimache.
Poi raccogliere in un cestello la comune buona volontà xaivnein koinh;n eu[noian (579) mescolando tutti: meteci, stranieri che siano amici, chi deve denaro all’erario e associare questi tutti insieme nella mescolanza kai; touvtou" ejgkatamei'xai 581.
In questa unione bisogna immettere anche i coloni emigrati (a[poikoi) in altre città che sono come bioccoli di lana caduti a terra e bisogna riunirli tutti in un gomitolo grande, poi da questo tessere una tunica per il popolo- ka\t j ejk tauvth" tw`/ dhvmw/ clai`nan uJfh`nai- 586.
Togliere di mezzo i ladri, i profittatori, i guerrafondai da una parte, e dall’altra associare le persone che hanno subìto ingiustizia.
Insomma comunione degli uomini di buona volontà senza confusione con i malvagi.
Nelle Ecclesiazuse del 392 le donne organizzeranno il comunismo dei beni, compreso l'amore.
Il Probulo rinfaccia alle donne il fatto che vogliano risolvere la guerra senza mai averne preso parte
Lisistrata risponde plei'n h[ ge diplou'n aujtou' fevromen, ne sopportiamo più del doppio.
Prima di tutto in quanto abbiamo partorito e mandato i figli a fare i soldati-prwvtiston mevn ge tekou'sai kajkpevmyasai pai'da" oJplivta" (589).
Secondo Medea il parto è una guerra diverse volte più dolorosa e travagliata delle fatiche e dei rischi della guerra
Dicono di noi che viviamo una vita senza pericoli
in casa, mentre loro combattono con la lancia,
pensando male: poiché io tre volte accanto a uno scudo
preferirei stare che partorire una volta sola “. (Euripide, Medea, 248- 251)
Orazio nella prima Ode del primo libro menziona le guerre maledette dalle madri:" bellaque matribus/ detestata" (vv. 24-25).
Il poeta di Venosa chiama il dio Marte torvus in Carmina I, 28, 17 e cruentus in II, 14, 13.
Poi, per colpa delle vostre spedizioni militari, seguita Lisistrata, dormiamo sole da anni- monokoitou'men dia; ta;" stratiav". Io mi affliggo per le povere fanciulle che invecchiano nei talami-peri; tw'n de; korw'n ejn toi'" qalavmoi" ghraskousw'n ajniw'mai (Lisistrata, 592)
“Non invecchiano anche gli uomini?”, domanda il Probulo.
Lisistrata: ma non è la stessa cosa. L’uomo che torna, ka[n h\/ poliov", anche se è canuto, subito sposa una ragazza, ma l’occasione della donna è di breve durata th'" de; gunaiko;" mikro;" oJ kairov", e se non la acciuffa, oujdei;" qevlei gh'mai tauvthn nessuno vuole più sposarla e rimane seduta a fare pronostici oJtteuomevnh de; kavqhtai (597).
Cfr. l’occasione è calva di dietro.
Il Probulo menziona la capacità di erezione : ajll j o{sti" stu'sai dunatov" (598), ma chiunque sia in grado di avere un’erezione…
Però poi il rudere libertino viene interrotto da Lisistrata Cleonice e Mirrina che vogliono prepararlo per il funerale dandogli perfino l’obolo per Caronte: oJ Cavrwn se kalei' (606), Caronte, ti chiama e tu gli fai perdere tempo. Ti porteremo anche le offerte del terzo giorno, usuali per i morti,
Bologna 27 marzo 2025 ore 12, 04 giovanni ghiselli
p. s.
Questo è il link per chi vuole seguire la conferenza su Lisistrata di lunedì 7 aprile ore 17.00 online:
https://meet.google.com/dbq-qqhz-yso?authuser=0
Biblioteca "Natalia Ginzburg"
Settore Biblioteche e Welfare culturale | Comune di Bologna
Via Genova 10 - 40139 Bologna
tel. 051/466307
saluti giovanni ghiselli
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[1] E’ una pianta spinosa e per metafora un oggetto acuminato: “e dai tentati triboli/ l’irto cinghiale uscir”, Adelchi di Manzoni.
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