lunedì 24 marzo 2025

Sofocle, Edipo re, Primo Stasimo. Versi 463-511.

 


 

Prima Strofe (vv.463-472.)

Sommario

Il coro si domanda chi sia l'assassino che ha sporcato le sue mani di sangue e ha contaminato tutta la terra. Deve correre via, più vigorosamente di cavalli veloci come le tempeste, poiché Apollo olimpio armato di fulmini e le Chere ctonie che non sbagliano un colpo si avventano contro di lui.

 

Traduzione

Chi è quello di cui la profetica

rupe di Delfi disse

ha compiuto nefandeze su nefandezze- a[rrht ’ ajrrhvtwn

parole non dicibili- aj + rjhtav parole tabù. Più il regime è illiberale più numerose sono le parole tabù come insegna Orwell. “Ogni anno ci saranno meno parole e la sfera della conoscenza sarà sempre più ridotta” 1948, I, 5.

In inglese: “Every year fewer and fewer words, and the range of consciousness  always a little smaller”.

E oggi? Oggi non solo sono vietate diverse parole  ma c’è la tendenza generale alla svalutazione delle parole: tanto i verba quanto il verbum-

La lingua italiana corretta magari pure ornata con la dizione giusta è messa sotto i piedi. I doppiaggi dei film, la lettura delle notizie in televisione, spesso anche i commenti sono incomprensibili tanto sono affrettati e trascurati

con mani sporche di strage?- foinivasi cersiv- Cfr. Macbeth

E' tempo che costui più vigorosamente

 di impetuosi cavalli

muova il piede in fuga.

Armato infatti di fuoco e di fulmini

e[noplo~    puri; kai; steropai`~ Apollo si avvale del fuoco artista il pu`r tecnikovn che si muove metodicamente alla purificazione, alla correzione.

 

contro di lui si avventa il figlio di Zeus

e terribili lo accompagnano

le Chere che non sbagliano un colpo Kh`re~ Mimnermo nel fr. 2D.  ci ricorda che passata la giovinezza due Chere oscure – incombono su di noi: una ha il termine tassativo della vecchiaia tremenda, l’altra della morte.

 

 

Sofocle Edipo re, primo stasimo, antistrofe prima. vv.473-482.

 

Il Parnaso, sulla cui pendice occidentale sorge Delfi, ha inviato la parola profetica di scovare l'uomo oscuro il quale, imbestiatosi in toro tra rupi antri e selve, cerca di tenere lontani i vaticini che provengono dall'ombelico del mondo ma questi lo seguono dappertutto incalzandolo come assilli implacabili.

Traduzione

Ha brillato infatti apparsa or e[lamye favma- la parola deve significare , dare luce e stenebrare le menti ottenebrate degli uomini chiusi nella caverna

ora dal nevoso

Parnaso, la parola favma di

rintracciare dappertutto l'uomo oscuro to;n  a[dhlon a[ndra- se non interviene la parola critica, rivelatrice l’oscurità del tuvranno~ aduggia tutta la terra

Infatti va e viene sotto foresta

selvaggia e su per le grotte, proprio

il toro delle rupi petrai`o~ oJ tau`ro~- Il contaminatore deve divenire l’animale del sacrificio, la maxima taurus- victima della Georgica II di Virgilio (vv. 146-147)

inutile con inutile piede bandito in solitudine, mevleo~ melevw/ podiv-la tirannide è una monarchia claudicante: Edipo è zoppo, Periandro aveva la nonna paterna zoppa, anche il nome Labdaco del nonno di Edipo può indicare una zoppia, Riccardo III è lamely: “ and so lamely and unfashionable that dogs bark at me, as I halt-  (I, 1) e così claudicante e goffo che i cani mi abbaiano quando arranco vicino a loro.

cercando di allontanare i vaticini

dell'ombelico della terra; ma questi sempre

vivi gli volano addosso  aijei; zw`nta- i vaticini dell’ombelico della terra ta, mesovmfala ga`~ emanano dalla profondità dello spazio e del tempo. sicché sono sempre vivi.

 

 

 

Sofocle, Edipo re, primo stasimo,  seconda strofe.vv.483-497.

Sommario

Il coro è turbato e vaga nell'incertezza: non sa da quale parte schierarsi dopo quanto ha sentito: se con il profeta o con il re, se con la fama popolare che fa di Edipo un eroe, o con la parola di Tiresia che ha lanciato l'anatema contro il tuvranno~ che comunque ha risolto l'enigma della Sfinge.

 

Traduzione

Terribilmente invero, terribilmente mi- deinav- deinav ripetuto

Cfr. lo squillo iniziale del primo Stasimo dell’Antigone:"Molte sono le cose inquietanti ta; deina;: e nessuna/è più inquietante dell'uomo" (332- 333)

turba l'auspice saggio

e non posso credergli né contraddirlo;

che cosa devo dire non so ajporw: l’ajporiva la difficoltà massima è quella nel parlare poiché inficia tutte le altre capacità umane

Sono sospeso tra le attese e non

vedo qui né più avanti.

Quale contesa infatti tiv nei`ko~ le guerre più spietate sono quelle civili: la tragedia dei Labdacidi presenta bella plus quam civilia, cioè tra consanguinei (cfr. Antigone e Edipo a Colono)

c'era o per i Labdacidi o per il figlio di Polibo  Edipo è ancora ritenuto figlio del re di Cointo. Una nube o una caverna che sovrasta il popolo impedisce la conoscenza, oscura e nasconde la verità. Soltanto il cieco Tiresia la vede. E’ l’unico non cieco di mente a Tebe.

né prima mai

io almeno, né adesso ancora

venni a saperlo, per cui

di una prova <facendo uso>

io possa muovere contro la fama-  jepi;    th;n ejpivdamon favtin-

quanto si dice va sempre verificato. Sentiamo Seneca : “Nihil ergo magis praestandum est quam ne pecorum ritu sequamur antecedentium gregem, pergentes non quo eundum est sed quo itur Seneca, De vita beata, 1, 3., niente allora dobbiamo fare con cura maggiore che evitare di seguire il gregge di coloro i quali ci stanno davanti, alla maniera delle bestie, dirigendoci non dove dobbiamo andare ma dove si va. 

popolare di Edipo, per i Labdacidi-

vendicatore di oscure morti-queste ultime parole oscure riflettono la non conoscenza dei fatti da parte del coro e del popolo.

 

Bologna 24 marzo 2025 ore 11, 37

Oggi dalle 17 presenterò l’Edipo re nella biblioteca Ginzburg di Bologna

Questo è il link per chi vuole seguire da lontano.

https://meet.google.com/tuy-dqhu-osh

 

 

p. s

Statistiche del blog

Sempre1704793

Oggi102

Ieri276

Questo mese11848

Il mese scorso23432

 

 

 

Nessun commento:

Posta un commento