mercoledì 19 marzo 2025

Sofocle Edipo re. Primo episodio. Versi 216-462.


 

Sintesi sommaria dei versi 216-232

 Edipo risponde alle preghiere del Coro come se fossero rivolte alla propria persona invece che agli dei. Promette che darà un aiuto decisivo, sebbene  sia tanto inconsapevole dell'azione delittuosa da avere bisogno di qualche indizio per seguire la traccia. I Tebani dunque devono aiutarlo, se possibile con le buone: il re proclama ufficialmente che l'assassino può autodenunciarsi: non gli succederà niente di peggio che andarsene in esilio; se invece uno sa che il criminale non è tebano,  lo denunci: ne avrà un premio.

 

Traduzione

"Tu chiedi, e per quello che chiedi, se ascoltando vuoi

accogliere le mie parole e provvedere al morbo,

potresti prendere un sostegno e un sollievo dai mali:

sono vicende che io, pur estraneo a questo discorso, esporrò

ed estraneo all'azione; infatti non per lunga via 220

potrei seguire la traccia da solo se non avessi qualche segno.

Ed ora, giacché, pur cittadino ultimo arrivato, sono nel conto dei cittadini,/

proclamo per voi tutti, Cadmei, questo bando:

"chiunque mai tra voi, di Laio, figlio di Labdaco,

sappia da quale uomo fu ucciso 225

a costui ordino di segnalare tutto a me;

e, se ha paura, elimini l'accusa

denunciando se stesso: infatti non subirà nient'altro

di spiacevole che andarsene via dal paese senza danno;

se invece uno sa che un altro da un'altra terra  230

è l'autore manuale, non taccia; ché

il profitto glielo procurerò io e ci sarà gratitudine per giunta.

 

Sofocle Edipo re,  vv.233-251.

Sommario

Edipo fa l'ipotesi che qualcuno disobbedisca al suo ordine: costui dovrà essere escluso dagli affetti e dai riti della comunità poiché contribuisce a contaminare la terra. Il re, in qualità di alleato del dio pitico e del predecessore ucciso, maledice l'autore o gli autori del delitto, poi allarga la maledizione a tutti i complici e fiancheggiatori, compreso se stesso, qualora dovesse essere scoperto come tale, o comunque implicato nell'assassinio di Laio.

 

Traduzione

"Ma se tacerete e qualcuno spaventato

o per un amico, o anche per sé, respingerà questa parola

le cose che farò in conseguenza di questa trasgressione, queste dovete ascoltare da me. 235

Quanto a quest'uomo, proibisco, chiunque egli sia,

che in questa terra di cui io assegno le cariche e i seggi

lo accolga e gli rivolga la parola alcuno

o lo faccia partecipare alle preghiere degli dei e ai sacrifici

o lo renda partecipe dell'acqua lustrale; 240

ma tutti lo respingano dalle case, poiché costui

è contaminazione per noi, come l'oracolo pitico

del dio, ha rivelato or ora a me.

Io dunque tale alleato del dio

e dell'uomo morto mi trovo a essere. 245

E contro  l'autore lancio un’imprecazione: sia che

da solo è sfuggito, sia con l'aiuto di più,

che l'infame da infame consumi una vita alienata,

Poi aggiungo questa imprecazione: se in casa mia

partecipasse al mio focolare, sapendolo io, 250

possa soffrire la sciagura che ho augurato or ora a costoro".

Bologna 19 marzo, santo Giuseppe,  ore 10, 04 giovanni ghiselli

p. s.

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