Il corifeo maschio sconsiglia il Probulo di venire a contesa con tali fiere che li hanno annaffiati
La corifea dice che non cerca brighe: vuole restare in pace, ma guai se vanno a provocarla: diventa come una vespaio -sfhkiav quando vanno a stuzzicarlo o affumicarlo.
Il Coro dei vecchi lamenta ancora la prepotenza delle donne, knwvdala 476, belve, che hanno occupato l’Acropoli- ijero;n tevmeno"- sacro recinto 483. L’occupazione dell’acropoli con degli armati costituiva la presa del potere da parte del tiranno.
Il corifeo chiede al Probulo di interrogare le donne sulle loro intenzioni.
Il Probulo allora domanda perché abbiano occupato l’Acropoli.
Lisistrata risponde “per mettere al sicuro il denaro, perché non facciate la guerra con esso” kai; mh; polemoi`te di jaujtov- 488.
Se ci fossero donne come Lisistrata oggi al potere in Euopa farebbero e direbbero lo stesso.
Lisistrata ricorda le ruberie di Pisandro ( uno dei cospiratori che preparavano la reazione oligarchica). E aggiunge: hjmei'" tamieuvsomen aujtov (494), il denaro lo amministreremo noi.
Il tesoro della Lega Delio-Attica costituito dai tributi degli alleati venne trasferito da Delo ad Atene nel 454.
Già amministriamo quello di casa.
La polis dunque dovrebbe funzionare come la casa.
Ma il Probulo ribatte che con il denaro di Stato polemhtevon e[st j ajpo; touvtou-496, bisogna fare la guerra. Così pensano oggi i nostri politici "saggi"
Si pensi al denaro pubblico speso malissimo per fare le ultime guerre in Iraq e in Afghanistan, in Serbia, in Libia. E ora questa in Ucraina
Lisistrata replica ajll j oujde;n dei' prw'ton polemei'n (497), ma prima di tutto non c’è alcun bisogno di fare la guerra. Saremo noi a salvarvi. hjmei'" uJma'" swvsomen 498. Poi : sarai salvato, anche se non vuoi 499. E’ diventata una missionaria.
Il commissario rilutta alla salvezza proposta da Lisistrata, tuttavia la lascia parlare.
Lisistrata deplora il fatto che le donne abbiano sopportato troppo a lungo qualunque cosa gli uomini facessero, anche quanto a loro dispiaceva. Se una provava a domandare che cosa si fosse deciso in assemblea, si sentiva rispondere : ouj sighvsei; (514) non vuoi stare zitta?- kajgw; jsivgwn e io tacevo.
Lei taceva e abbozzava dentro.
Se loro, le mogli, provavano anche solo a domandare la ragione di scelte sbagliate, si sentivano rispondere povlemo" d’ a[ndressi melhvsei (520), la guerra sarà affare degli uomini.
Il commissario approva i mariti che facevano stare zitte le donne.
Lisistrata obietta che questa maritocrazia è durata troppo a lunga e ha portato grande rovina alla città. Ora le donne si sono messe d’accordo per salvare l’Ellade. Adesso sono gli uomini che devono tacere e ascoltare le mogli: se tacete come facevamo noi ejpanorqwvsaimen a]n ujma`"- 528, potremmo raddrizzavi, rimettervi su.
Lisistrata cerca le cause dei disastri che hanno colpito Atene, e la causa prima è l’esclusione delle donne dalla vita politica, dal dialogo con gli uomini. Questa protofemminista ateniese capisce che c’è stata una complicità delle donne nel provocare la loro esclusione: hanno tollerato e subito troppo a lungo la prepotenza maschile.
Le femministe di oggi non cercano mai le cause dei femminicidi e ne indicano soltanto una: la ferinità dei maschi. Le donne non dovrebbero subirla nemmeno se si manifesta soltanto con una risposta sgarbata, sul tipo di ouj sighvsei; non vuoi stare zitta? del v. 514. Se una persona, uomo o donna, non rifiuta uno sgarbo del genere, ne seguiranno di più gravi, sempre più gravi
Bologna 27 marzo 2025 ore 9, 55
giovanni ghiselli
p. s.
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