La nostra democrazia in certi momenti e su certi argomenti è di fatto una tirannide che esclude per lo meno la libertà di parola.
I parlamentari si insultano beceramente tra loro come fanno le prostitute o i lenoni nei trivî, eppure non ne ho sentito ancora uno che denunci e condanni il genocidio perpetrato in Palestina. Dire genocidio è tabù, commetterlo è naturale: fa parte del gioco del massacro, della prepotenza e violenza di moda.
Anche la democrazia ateniese di Pericle, poi di Cleone praticava la tirannide però questi beniamini del popolo avevano il coraggio di ammetterlo, anzi rivendicavano l’oppressione nei confronti degli alleati
Nell’ultimo discorso di Pericle lo stratego più apprezzato e confermato dal voto popolare avverte i cittadini di Atene che non possono tirarsi indietro dal comando: wJ" turannivda ga;r h[dh e[cete aujth;n (vedi ajrchv supra) h}n labei'n me;n a[dikon dokei' ei\nai, afei'nai de; ejpikivndunon (Tucidide, II, 63, 2), poiché avete già un impero che è tirannide che avere preso può sembrare ingiusto, ma abbandonarlo pericoloso.
Dopo la morte di Pericle il demagogo Cleone ribadisce il concetto: "turannivda e[cete th;n ajrchvn", (Tucidide, III 37, 2), avete un impero che è una tirannide. Questa per reggersi deve usare la forza e bandire la compassione.
Da noi la compassione è ammessa giustamente nei confronti degli Ucraini bombardati ma è vietata e pericoloso manifestarla nei confronti dei Palestinesi uomini donne bambine e bambini.
Alcuni, fuori dal parlamento, manifestano tuttavia. Quorum ego poiché so di essere uomo e tutto ciò che è umano mi sta a cuore.
Bologna 21 marzo 2025 ore 9, 48 giovanni ghiselli
p. s. Statistiche del blog
Sempre1703945
Oggi639
Ieri319
Questo mese11000
Il mese scorso23432
Nessun commento:
Posta un commento