Seguita il chiacchiericcio pettegolo dei gazzettieri finché il telefono squillò. 187. the telephone whirred 121
UNA VOCE LONTANA – A DISTANT VOICE.
Il professore si inquieta. Dice- rispondo io- I’ll answer 122 e si muove.
Cfr. lo squillo iniziale del I Stasimo dell’Antigone :"Molte sono le cose inquietanti e nessuna/è più inquietante dell'uomo"332-333.-ta; deina;: ho tradotto come suggerisce Heidegger in Introduzione alla metafisica nella traduzione della Mursia:"Noi concepiamo l'in-quietante
(das Un-heimliche ) come quello che estromette dalla "tranquillità", ovverosia dal nostro elemento, dall'abituale, dal familiare, dalla sicurezza inconcussa". Questa di Sofoclè è l’inquietudine ontologica dell’uomo.
L’inquietudine di questi sfaccendati è noia è insufficienza di vita.
“Il dito saltellava da un punto all’altro soffermandosi, vibrando”.
Oramai da anni il dito saltella sul telefonino mentre gli occhi lo fissano.
A uno “la pelle flaccida del collo tremava come dei bargigli 188- The loose flesh of his neck shook like cock’s wattles- 122.
Si vedono siffatti buzzoni pontificare in televisione.
C’è Bloom al telefono dice il professore
Tell him go to hell, the editor said promptly , digli di andare al diavolo disse prontamente il direttore.
Questo è un orrore ma è naturale: Bloom è del tutto diverso, in meglio da questa canaglia: è più povero, non ha alcun potere, ha bisogno di loro, è più sensibile e intelligente ha una bella moglie che lo tradisce e questi lo disprezzano. Probabilmente hanno mogli racchie che nessuno corteggia: "casta est quam nemo rogavit (Ovidio, Amores, I, 8, 44), è casta quella cui nessuno ha fatto proposte.
Parlano genericamente della decadenza dell’Irlanda che non ha più i grandi giornalisti e avvocati di un tempo. La piccola borghesia è sempre piena di ammirazione per la borghesia meno piccola.
Crawford dopo queste parole aggiunge la recita del corpo facendo una smorfia- His mouth continued to twitch unspeaking in nervous curls of disdain- 123, la sua bocca continuo a torcersi senza parole in nervose curve di sdegno.
Seguono parole senza senso e, buttata là, una citazione dantesca raffazzonata: “mentreché il vento, come fa, si tace”. 190 - 123
Si odono spesso persone le quali sfoggiano una cultura che non hanno ma vogliono che venga presunta citando quasi sempre a sproposito una parola, magari greca, per impressionare chi li ascolta.
Questo libro ci fa vedere e toccare la mediocrità della gente “normale, rispettabile” che si avventa sul figlio di un immigrato suicida, questo Leopold Bloom che li osserva con ironia dall’alto della propria superiorità se non altro vitale, della sua curiosità odissiaca, della sua intelligenza.
Bologna 21 marzo 2025 ore 13, 37
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