sabato 22 marzo 2025

Lo stile di Sofocle.


 

Il principale carattere espressivo di Sofocle è l'uso etimologico della lingua. Facendo affiorare l'etimo, il significato vero e stratificato accanto a quello usuale, il poeta evoca quella ambiguità della parola drammatica che costituisce uno degli aspetti della sua densità e significazione particolare. Non solo: Sofocle fa un uso radicale della parola per arrestare quel logoramento della lingua greca che corrisponde alla degradazione dello spirito religioso e alla degenerazione della morale.

 Come l’affabulazione del signore di cui c’è l’oracolo a Delfi, quella di Sofocle "non dice e non nasconde ma significa".

Il poeta di grande valore deve essere denso, significare molto con poche parole pregnanti come ci insegna  il termine tedesco Dichter  poeta: dicht significa fitto, folto.   

Tale densità non equivale a difficoltà o astruseria, se è vero che il nostro drammaturgo fu il beniamino del popolo, e che la sua carriera teatrale agli esordi fu propiziata da un personaggio come Cimone (Plutarco, Vita di Cimone , 8) che al pari di altri  Ateniesi  "amava il bello con semplicità e la cultura senza mollezza"(Tucidide II,40).

I Cori presentano le maggiori difficoltà siccome concentrano in sintesi  ricche di significati, però mai oscure, contenuti di fede, elementi di storia, echi di fatti politici e militari recenti e pure di tradizioni antichissime, e per giunta la visione del poeta, se è vero che nel dramma la parte corale costituisce quel famoso "cantuccio" da dove l'autore, ha facoltà di esprimere il proprio pensiero senza "introdursi nell'azione".

Come tutti i grandi che hanno molto da dire, Sofocle non è privo di pecche, le quali, dal punto di vista dell'Anonimo Sul sublime  (33) consistono in un abbassamento dell'ardore poetico. Un difetto che, secondo il critico antico, lo accomuna a Pindaro.

Privo di scorie invece lo giudica F. Nietzsche, in Umano, troppo umano (II vol. Opinioni e sentenze diverse, 162)) quando scrive:" Shakespeare paragonato con Sofocle, è come una miniera piena di un'immensità di oro, piombo e ciottoli, mentre il tragediografo ateniese non è soltanto oro, ma oro anche lavorato nel modo più nobile, tale da far quasi dimenticare il suo valore come metallo. Ma la quantità, nei suoi massimi potenziamenti, agisce come qualità: ciò torna a vantaggio di Shakespeare". Indubbiamente la gamma di Shakespeare è più ampia. Del resto a noi purtroppo non è arrivata l’opera completa di Sofocle ma solo una frazione.

Noi  possiamo notare una noncuranza nei confronti delle ripetizioni di termini; esse sono presenti in tutto il dramma. "Una nobile povertà, ma anche una magistrale libertà entro il poco appariscente possedimento, distingue gli artisti greci della parola (…) non si finisce mai di ammirare e si ha buon occhio per il loro leggero e delicato modo di trattare ciò che è ordinario, e ciò che è apparentemente consunto da gran tempo, in parole ed espressioni"(Nietzsche, Umano, troppo umano II vol.  Il viandante e la sua ombra , 127).

  Ho cercato di rendere in italiano lo spessore semantico del greco, rispettando in ogni caso le scelte dell'autore, anche quelle difettose o presunte tali, pure a costo di sacrificare qualche cosa di quella logica  che è tipica, caso mai, della prosa, e  probabilmente avrebbe sacrificato  non pochi degli intendimenti di Sofocle e mortificato l’insieme.
La poesia è logos ma non è logica, come la vita.


D'altra parte, là dove il senso italiano è offuscato dalla condensazione o addirittura dalla sovrapposizione di significati diversi, questi vengono spiegati dalle note che a volte non sono brevi  poiché ogni parola dell'autore dà numerose risonanze e il minimo dei segni sofoclei realizza il massimo degli echi e dell'energia semantica.


p. s

Link per seguire da lontano la conferenza su Sofocle che terrò nella biblioteca Ginzburg  di Bologna lunedì 24 marzo dalle 17 alle 18, 30  https://meet.google.com/tuy-dqhu-osh

 

Presenterò  Sofocle e il suo Edipo re commentandone alcune parti.

 

oltre al link diretto, sulla pagina del sito è comunque cliccabile: https://www.bibliotechebologna.it/events/classici-a-confronto

 

Biblioteca "Natalia Ginzburg"

Settore Biblioteche e Welfare culturale | Comune di Bologna

Via Genova 10 - 40139 Bologna 

tel. 051/466307 

www.bibliotechebologna.it

 E’ tutto gratuito ma è bene prenotarsi per il conto dei posti telefonando alla biblioteca.

Saluti

Bologna 22 marzo 2025 ore 17, 56.giovanni ghiselli.





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