Sommario di versi 124-150
Edipo domanda se l'uccisione del suo predecessore sia stata preparata a Tebe con una congiura armata dal denaro, ma Creonte elude la risposta dicendo che nessuno ha aiutato i Tebani dopo l'assassinio di Laio; quindi il cognato gli chiede quale ostacolo fosse stato tanto grave da impedire ogni indagine. La Sfinge impediva la ricerca, risponde Creonte. Allora l'eroe che ha trionfato sul mostro promette un altro intervento in favore della povli" e del suo re assassinato; ma agirà anche per se stesso, in quanto il regicida potrebbe volere ammazzare pure il nuovo monarca. Dunque i supplici si alzino e qualcuno comunichi al popolo che il risolutore dell'enigma farà di nuovo tutto il necessario, in collaborazione con il dio. L'ultima battuta è del sacerdote che conferma l'esortazione ad alzarsi, però manifesta fiducia prima di tutto nell'aiuto divino.
Edipo re di Sofocle. Traduzione dei versi 124-150
Edipo
Il predone però, se qualche cosa ninsi fosse preparata con il denaro
da qui , come sarebbe giunto a tanta audacia?
Creonte
Così sembrava, però, morto Laio,
nessuno veniva a soccorrerci nelle sciagure.
Edipo
Ma quale male, caduto così il potere,
stando tra i piedi, vi impediva di sapere bene questo ?
Creonte
La Sfinge dal canto variopinto ci spingeva a guardare
quello che era lì tra i piedi, e a lasciare perdere quanto non si vedeva
Edipo
Ma dal principio, un'altra volta, questi enigmi io li chiarirò:
infatti degnamente Febo e degnamente tu
per il morto vi poneste questa cura;
sicché secondo giustizia vedrete anche me alleato
portare aiuto a questa terra insieme con il dio.
Infatti non sarà per i cari alquanto remoti,
ma io di me stesso disperderò questa lordura.
Infatti chiunque sia stato l'uccisore di quello, presto
potrebbe volere punire anche me con una mano del genere.
Dunque io recando aiuto a quello, giovo a me stesso.
Su, al più presto fanciulli, voi alzatevi
dai gradini sollevando questi supplici rami,
e un altro raduni qua il popolo di Cadmo
poiché tutto intendo fare io; infatti
o appariremo fortunati con il dio o caduti
Sacerdote
O figli, alziamoci; infatti venimmo qua appunto per questo
aiuto di cui questo ci dà l'annuncio.
Febo che ha mandato questi vaticini
venga salvatore e nello stesso tempo ponga fine al morbo 150
Bologna 18 marzo 2025 ore 10, 31 giovanni ghiselli
p. s.
Lunedì prossimo, 24 marzo dalle 17 presenterò questi e altri versi dell’edipo re commentandolo nella biblioteca Ginzburg di Bologna.
Questo è il link per chi vuole seguire da lontano.
https://meet.google.com/tuy-dqhu-osh
E’ tutto gratuito ma siete pregati di prenotarvi.
Settore Biblioteche e Welfare culturale | Comune di Bologna
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