Sommario
Edipo, vicino a infuriarsi, apostrofa Tiresia con durezza minacciandolo per la sua reticenza, ma il profeta ribatte che, invece di adirarsi con chi non c'entra, il tiranno dovrebbe guardare in se stesso; comunque il vate egli non parlerà. Allora la rabbia del despota esplode senza freni e riversa su Tiresia l'accusa di essere il malvagio architetto dell'assassinio di Laio. Il sacerdote ribatte accusando Edipo di contaminare la terra, in quanto proprio lui è il mostro contro il quale si indirizza il bando volto a salvare Tebe.
I due poteri sono reciprocamente katevconte~. “Catecontici” direbbe Massimo Cacciari
Traduzione
Edipo
“O pessimo tra i malvagi, infatti tu muoveresti all'ira
anche una natura di pietra, non parlerai una buona volta, 335
ma ti mostrerai così duro e inflessibile?”
Tiresia
“Hai biasimato la mia ira, invece la tua, quella che
vive con te, non l'hai vista, però critichi me”
Edipo
"Chi infatti, chi non si adirerebbe, udendo
tali parole con le quali tu ora disonori questa città?" 340
Tiresia
Difatti esse si avverranno anche se io le copro con il silenzio
Edipo
E allora quelle che avverranno, bisogna pure che tu le dica a me.-
Tiresia
Non posso parlare oltre. Di fronte a questo, se vuoi,
arrabbiati con l'ira che sia la più selvaggia.
Edipo
E non tralascerò niente, irato come sono, 345
Di quanto veramente capisco. Sappi infatti che a me sembra
che tu abbia progettato l'azione e vi abbia pure operato, per quanto/
non uccidendo con le mani; ma se tu potessi vedere,
anche l’esecuzione direi che è tua, e tua soltanto.
Tiresia
Davvero? Io ti ingiungo di attenerti
al bando che hai proclamato e dal giorno
di oggi non devi rivolgere la parola né a questi né a me
poiché sei tu l'empio contaminatore di questa terra 353
Bologna 20 marzo 2025 ore 10, 43 giovanni ghiselli
p. s.
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