giovedì 20 marzo 2025

Sofocle, Edipo re vv. 404-462.

Sofocle, Edipo re, vv.404-428

Sommario

Il coro chiede ai due contendenti di parlare razionalmente, poiché non di ira c'è bisogno, ma di spiegare gli oracoli. Tiresia prende la parola rivendicando la propria autonomia da Edipo, da Creonte e da chiunque altro non sia il Lossia. Quindi il vate ritorce contro il tiranno il rinfacciamento che questo gli aveva rivolto della cecità fisica: Edipo è affetto da cecità mentale che gli impedisce di vedere la catena dei mali obbrobriosi  nei quali si trova  implicato e che vengono denunciati l'uno dopo l'altro in maniera palese o latente e allusiva. "Ora che sai questo" conclude il profeta"getta pure fango su me".

 

Traduzione

 

Coro

A noi che facciamo delle supposizioni, sia le parole di questo sembrano essere state dette con ira, sia le tue, Edipo. 405

C'è bisogno non di tali parole, bensì di esaminare questo, come

spiegheremo gli oracoli del dio nel modo migliore.

 

Tiresia

anche se sei il tiranno, deve essere reso uguale almeno

 contraddire alla pari; di questo infatti sono padrone anche io.

infatti non vivo certo al servizio tuo ma del Lossia 410

sicché non verrò segnato quale cliente di Creonte patrono

E dico, poiché mi hai rinfacciato anche la cecità:

tu, pure se fissi gli occhi, non vedi dove sei nel male

né dove abiti, nè con chi dimori

Sai almeno da dove provieni? E ti sfugge che sei odioso 415

 ai tuoi là sotto e qui sopra la terra

E con due colpi della madre e del padre tuo

un giorno la maledizione dal terribile piede caccerà da questa terra

te che ora vedi quanto hai davanti ma poi solo la tenebra

E del grido tuo quale porto non ci sarà420

quale Citerone non ne risuonerà presto,

quando ti accorgerai delle nozze senza approdo che hai infilato

in queste case dopo avere ottenuto una buona navigazione?"

Poi non ti accorgi di una folla di altre sciagure

che ti renderanno uguale a te stesso e ai tuoi figli. 425

Davanti a questi orrori, infanga pure Creonte

e la mia bocca: infatti non c'è tra i mortali

chi verrà mai distrutto peggio di te 428

 

Bologna 20 marzo 2025 ore 18, 43 giovanni ghiselli

 

 

 

Sofocle Edipo re vv.429-462.

Sommario

Edipo si scaglia contro Tiresia e cerca di cacciarlo, ma il vate ribatte ricordando di essere stato invitato; il re risponde che non immaginava di sentirlo proferire tante infami follìe.

Allora il profetamenziona a proprio sostegno i genitori che  hanno generato il tiranno. Questo colpito dal termine gonei`~, domanda chi siano costoro; alle risposte enigmatiche di Tiresia, Edipo lo accusa di oscurità.

L'indovino replica con ironia, ricordando al suo antagonista che è proprio lui a piccarsi di essere il campione dello scioglimento degli enigmi; Edipo senza raccogliere la provocazione, afferma che gli basta avere salvato la città. Entrambi i contendenti fanno la mossa di staccarsi l'uno dall'altro, ma continuano a fronteggiarsi.

Segue un disvelamento del tiranno per bocca del sacerdote: l'assassino tanto cercato è Edipo stesso, e quando se ne renderà conto si acciecherà, quindi si allontanerà da Tebe tastando la terra con un bastone, e scoprirà pure di essere un mostro incestuoso: padre e fratello dei propri figli, sposo e figlio di sua madre, compagno di letto e assassino del padre.

A questo punto Edipo può rientrare nella reggia a meditare.

 

Traduzione

Edipo

Ma davvero è sopportabile di udire queste infamie da costui?

Non vai in malora? Non ci precipiti? Non torni 430

indietro retrogrado da questa reggia dopo esserti voltato indietro?

 

Tiresia

Non sarei venuto di certo io, se tu non mi avessi chiamato.

 

Edipo

Difatti non sapevo in nessun modo che avresti gridato scempiaggini poiché difficilmente ti avrei fatto venire al mio palazzo.

 

Tiresia

Noi siamo per natura tali, come a te sembra 435

scempi, ma per i genitori che ti misero al mondo, assennati.

 

Edipo

Per chi? Aspetta; chi mi fa nascere tra i mortali?

 

Tiresia

Questa giornata ti farà nascere e ti distruggerà

 

Edipo

Come dici tutto in maniera troppo enigmatica e oscura!

 

Tiresia

Non sei tu ottimo per natura a scoprire gli enigmi? 440

 

Edipo

Rinfacciami pure tali caratteri per cui mi troverai grande.

 

Tiresia

Questa sorte però ti ha perduto.

 

Edipo

Ma se ho salvato questa città, non mi importa.

 

Tiresia

Me ne vado dunque, e tu, ragazzo, riportami via.

 

Edipo

Lo porti via dunque, poiché tu qui presente  tra i piedi 445

mi turbi, e, cacciato via, non potresti affliggermi più.

 

Tiresia

Dopo avere detto le parole per le quali sono venuto, vado via, e non per avere temuto il tuo volto: infatti non c'è la possibilità che tu mi distrugga./

Ma ti dico: quest'uomo che da un pezzo

tu cerchi, minacciando e proclamando l'assassinio 450

 di Laio, eccolo è questo qui

straniero a parole, immigrato, poi si rivelerà

Tebano di razza, ma non godrà

dell'evento: cieco infatti da vedente

e accattone invece che ricco, verso una terra straniera 455

si muoverà tastando davanti a sé la via con il bastone

e si vedrà che dei propri figli è insieme

egli medesimo fratello e padre, e della donna da cui

 nacque, figlio e sposo, e del padre

conseminatore e assassino. E queste parole vai 460

dentro a meditarle; e se mi prendi che ho detto il falso

dì pure che io di mantica non capisco niente oramai.

Bologna 20 marzo 2025 ore 19, 27 giovanni ghiselli

p. s.

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