martedì 18 marzo 2025

L’olocausto infinito.


La storia umana è marchiata dagli stermini perpetrati dai più forti sui più deboli, dai vincitori sui vinti. Alcuni di questi sono stati denunciati e maledetti da parole appropriate di persone  giuste. Anche da grandi scrittori. Faccio un solo esempio.

La distruzione di Troia è drammatizzata nella tragedia Troiane (415 a. C.) dell’ateniese  Euripide  che ha attribuito la barbarie ai Greci i quali hanno ucciso un bambino a guerra finita.

Il drammaturgo con questa tragedia alludeva al massacro compiuto pochi mesi prima dagli Ateniesi per punire gli abitanti della piccola isola di Melo renitenti a sottomettersi .

Ricordo ancora una volta le parole del personaggio Andromaca che rinfaccia  il crimine ai Greci vincitori assassini di suo figlio, il bambino Astianatte, per timore che diventasse come il padre: “w\ bavrbar j ejxeurovnte~   [Ellhne~ kakav-tiv tovnde pai`da kteivnet  j oujde;n ai[tion ; (Troiane-del 415- vv. 764-765), o Greci inventori della barbarie, perché uccidete questo bambino che non è colpevole di niente?”

L’olocausto degli Ebrei uccisi dai nazisti è stato giustamente esecrato per decenni e lo è ancora. I negazionisti di tale sterminio vengono puniti.

Oggi sento dalla televisione che sono ripresi i bombardamenti su Gaza con l’uccisione di tanti civili, adulti e bambini, come se non bastassero le tante vittime precedenti: Ebrei e Palestinesi inermi ammazzati come animali nei macelli.

Ebbene mi chiedo come mai in Italia non si leva una voce ufficiale di protesta e di condanna?

Questo silenzio ha il cattivo sapore e il fetore della complicità. Personalmente non posso tacere. Spero che a queste mie parole se ne aggiungano altre.

 

 Bologna 18 marzo 2025 ore 20, 23, giovanni ghiselli

p. s.

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