La storia umana è marchiata dagli stermini perpetrati dai più forti sui più deboli, dai vincitori sui vinti. Alcuni di questi sono stati denunciati e maledetti da parole appropriate di persone giuste. Anche da grandi scrittori. Faccio un solo esempio.
La distruzione di Troia è drammatizzata nella tragedia Troiane (415 a. C.) dell’ateniese Euripide che ha attribuito la barbarie ai Greci i quali hanno ucciso un bambino a guerra finita.
Il drammaturgo con questa tragedia alludeva al massacro compiuto pochi mesi prima dagli Ateniesi per punire gli abitanti della piccola isola di Melo renitenti a sottomettersi .
Ricordo ancora una volta le parole del personaggio Andromaca che rinfaccia il crimine ai Greci vincitori assassini di suo figlio, il bambino Astianatte, per timore che diventasse come il padre: “w\ bavrbar j ejxeurovnte~ [Ellhne~ kakav-tiv tovnde pai`da kteivnet j oujde;n ai[tion ; (Troiane-del 415- vv. 764-765), o Greci inventori della barbarie, perché uccidete questo bambino che non è colpevole di niente?”
L’olocausto degli Ebrei uccisi dai nazisti è stato giustamente esecrato per decenni e lo è ancora. I negazionisti di tale sterminio vengono puniti.
Oggi sento dalla televisione che sono ripresi i bombardamenti su Gaza con l’uccisione di tanti civili, adulti e bambini, come se non bastassero le tante vittime precedenti: Ebrei e Palestinesi inermi ammazzati come animali nei macelli.
Ebbene mi chiedo come mai in Italia non si leva una voce ufficiale di protesta e di condanna?
Questo silenzio ha il cattivo sapore e il fetore della complicità. Personalmente non posso tacere. Spero che a queste mie parole se ne aggiungano altre.
Bologna 18 marzo 2025 ore 20, 23, giovanni ghiselli
p. s.
Sempre1702621
Oggi236
Ieri464
Questo mese9676
Il mese scorso23432
Nessun commento:
Posta un commento