venerdì 21 marzo 2025

Oggi devo chiedere scusa a Michele Serra.


 

Chiedo scusa a Michele Serra che ho accusato più di una volta di rimanere assiso tra “gli spiriti magni” in mezzo ai maestri “di color che sanno” senza curarsi dei poveracci.

Oggi però ho trovato nella sua rubrica L’AMACA a pagina 12 del quotidiano “la Repubblica” un bel pezzo dove questo giornalista cerca di dare la sveglia a quanti non deplorano le tribolazioni e i massacri degli ultimi tra i poveri.

Il titolo è

“Quanto

è lontana Gaza”

La risposta è

“Distanza percepita: un milione di chilometri. E’ l’incolmabile lontananza di una mattanza che sembra non riguardare nessuno se non chi la subisce|”

Cito qualche altra riga più sotto:

“Come altro leggere i quasi cinquantamila morti? Chi può ancora credere che si tratti di un repulisti mirato contro chi attenta all’esistenza di Israele e architettò l’obbrobrio del 7 ottobre, e non un’operazione di annientamento progressivo di un popolo che a Gaza, così come in Cisgiordania, è percepito dal governo di Israele come un intruso da estromettere?”

Non pochi tra i tuoi colleghi cerca di farlo credere ancora.

Mi scuso di nuovo con te e ti faccio i miei complimenti per questo pezzo apocalittico che depreca, denuncia e rivela la catastrofe di un popolo intero.

 

Bologna 21 marzo 2025 ore 19, 12 giovanni ghiselli

p. s.

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