martedì 23 aprile 2024

Il caso Scurati.

Non giudico il valore di Scurati che non conosco e certamente mi sdegno davanti alla censura che limita la libertà di parola, la parresia che è cellula delle democrazia. Però non sono d’accordo con chi presenta come un martire perseguitato uno scrittore-affabulatore che chiede 1800 euro per un monologo di 4 minuti quando ci sono lavoratori che non arrivano a 10  o perfino a 5 euro  all’ora, e per giunta non poche volte ci lasciano la vita.

Socrate faceva politica discutendo, e dando  l’esempio della propria vita. I detrattori dicevano che pretendeva di educare i giovani alla maniera dei sofisti e che facesse denaro (kai; crhvmata pravttomai, Platone Apologia di Socrate, 19e). Questa calunnia viene confutata  dal vecchio educatore durante il processo che lo condannerà a morte (oujde; tou`to ajlhqev~). I sofisti si facevano pagare e insegnavano a far prevalere il torto sulla ragione, mentre Socrate conosceva solo la sapienza umana –ajnqrwpivnh sofiva- 20d- ed esortava gli ateniesi a occuparsi (ejpimelei`sqai, 41e) più e prima della virtù che delle ricchezze.

In conclusione la politica è cura ejpimevleia della propria anima prima, poi della povli~ e della società. Una cura che è educazione alla virtù, di cui la giustizia è parte fondamentale.

A parer mio è grande ingiustizia la sperequazione indecente dei salari. Né Socrate né Cristo si pacevano pagare.

Questa avidità dei conferenzieri fa parte del tramonto dell’umanesimo.

 

Quando mi chiedono di tenere una conferenza e mi domandano quanto costo, rispondo: dipende dal denaro che avete. Se non ne avete punto, vengo gratis e a spese mie, se ne avete, lo concordiamo.

Molte volte vado gratis. Parlo per due ore esponendo percorsi che preparo con cura e autorizzo con diverse citazione di testi diversi. I salari che ricevo vanno da 100 a 500 euro.

C’è chi mi dice che parlando gratis mi svaluto e degrado.

Probabilmente questo succede agli occhi della feccia.

Io mi sento vicino ai due educatori menzionati sopra.

Sicuramente dove pagano altri studiosi voglio essere ricompensato anche io però mi vergognerei di chiedere più di cinquecento euro che mi sembrano già tanti.

Non rispetto al mio valore di studioso che è impagabile bensì nei confronti, per esempio, della ragazza che viene a riordinare casa mia per tre ore ogni due settimane. Le do solo dieci euro all’ora perché sono povero.

Aggiungo la testimonianza di Senofonte, un altro discepolo di Socrate.

Il maestro viene rappresentato nei Memorabili  mentre discute con Antifonte sofista che gli rinfaccia la povertà: “ kai; mh;n crhvmata ge ouj lambavnei", a} kai; ktwmevnou" eujfraivnei kai; kekthmevnou" ejleuqeriwvterovn te kai; h{dion poi`ei zh`n”, e tu non prendi denaro che porta gioia a chi lo acquista e fa vivere chi lo possiede in modo più libero e più piacevole (I, 6, 3).

Il sofista conclude dicendo a Socrate: novmize kakodaimoniva" didavskalo" ei\nai” sappi che sei maestro di infelicità.

Socrate gli risponde che la felicità non sta nel lusso- trufhv- e nelle  grandi spese- polutevleia- e aggiunge: io credo che non avere bisogno di niente sia proprio degli dèi- nomivzw to; me;n mhdeno;~ devesqai qei`on ei\nai- e sentire il bisogno del meno possibile sia la condizione più vicina al divino (I, 6, 10).

 Il maestro procede equiparando i sofisti che vendono sapienza a chi mercifica la bellezza: se uno vende per denaro la bellezza –“povrnon aujto;n ajpokalou`sin”- lo chiamano puttana, e lo stesso vale per  i sofisti che vendono la sapienza (I, 8, 13).

Ho abbondato nelle citazioni, come faccio quasi sempre, per significare che non sono l’ intellettuale che talora fa delle chiacchiere, ma un uomo studioso, educatore e politico.

Bologna 23 aprile 2024 ore 10, 38   giovanni ghiselli

 

p. s.

Statistiche del blog

Sempre1503247

Oggi257

Ieri677

Questo mese20348

Il mese scorso18101

 

 

 

Nessun commento:

Posta un commento

Ifigenia CLVIII. Preghiera al dio Sole. Saluti alla signora e alla signorinella magiare.

  Pregai il sole già molto vicino al margine occidentale della grande pianura. “Aiutami Sole, a trovare dentro questo lungo travagli...