domenica 26 ottobre 2025

Bugonia è un film da vedere. Ma prima vediamo alcuni versi della Georgica IV di Virgilio.


 Cirene spiega al figlio Aristeo che l’eccidio delle api è dovuto alle morti di Euridice e Orfeo provocate da lui. Quindi la madre spiega ad Aristeo il rito che dovrà compiere per rimediare

Sed, modus orandi qui sit, prius ordine dicam” (537), ti dirò prima con ordine quale sia il modo di pregare.

Cirene dunque ordina di scegliere quattro tori straordinari per la prestanza del corpo. “quattuor eximios prestanti corpore tauros” (538), quindi  scegli altrettante giovenche dal collo indomato delige et intacta totidem cervice iuvencas  (540).

Sgozza questi otto animali davanti ai santuari delle dee e fai colare il sangue dalle gole- iugulis demitte cruorem (542) in seguito devi portare i cadaveri e lasciarli tra le fronde di un bosco. Dopo otto giorni, invia dei papaveri letèi in offerta funebre a Orfeo, poi immolerai una pecora nera nigram mactabis ovem  (546). Quindi onorerai Euridice vitula caesa 548 con il sacrificio di una vitella

Haud mora; continuo matris praecepta facessit (548) senza indugio esegue gli ordini della madre 548

"Orfeo fallisce perché viene meno alle rigorose prescrizioni degli dèi (492-493  rupta tyranni/ fodera ). Egli non può rispettare gli ordini ricevuti perché manca di tenacia e fermezza: è un amante e ha in sé la 'leggerezza' dell'amore che lo possiede. Volta gli occhi, e contra legem - contro la condizione imposta dagli dèi della morte-. “namque hanc dederat Proserpina legem”, v. 487) guarda l'oggetto del suo amore. L'amore lo tradisce e lo 'gioca'. Il suo è l'ingannevole trionfo d'amore (quasi l'essersi illuso che davvero potesse valere la sentenza dell'omnia vincit amor [1], che amare avesse più forza anche della morte) Una comparazione sistematica tra i due eroi ottiene, dunque, un primo risultato. Il parallelismo fra Orfeo e Aristeo, realizzato tramite l'espediente della cornice, ha la funzione di manifestare un'opposizione permanente fra due atteggiamenti e due modi di vita: da un lato il georgòs  scrupoloso e pio, dall'altro l'amante che-seppure armato della forza trascinante e sconvolgente di Eros- è però tradito da quello stesso furor  che lo anima"[2].

Virgilio suggerisce sempre l’obbedienza al potere soprannaturale degli dei e a quello terreno del regime di Ottaviano Augusto.

Enea fa come Aristeo: obbedisce. Nel IV canto dell’Eneide il pius Aeneas dalla pietas spietata obbedisce agli ordini degli dèi che gli vengono portati da Mercurio,  quale gli appare in sogno e gli dice pure che Didone è risoluta a morire ("certa mori ", v. 564), ma questo non ha importanza né per l'uomo né per il dio. Quella infatti rivolge nel petto inganni e una tremenda scelleratezza  :"illa dolos dirumque nefas in pectore versat "(v. 563). L'allitterazione in dolos dirumque  sottolinea entrambe le colpe della sciagurata. Qui si vede che mentre il sogno, ossia il desiderio camuffato,  suggerisce  l'inganno e il misfatto, trova anche il modo di discolpare il dormiente proiettando sulla regina tutto il male che egli stesso è già preparato a perpetrare contro di lei.

Bisogna solo evitare di essere danneggiati dalla femmina "varium et mutabile semper " ( v. 569) cosa variabile e mutevole sempre, avverte il dio. La donna è mobile, si sa.

Ma torniamo alla Bugonia, la nascita delle api dai cadaveri bovini.

Aristeo dunque esegue gli ordini della madre: ammazza quattro tori e quattro giovenche, compie i riti prescritti poi torna a vedere che cosa è successo con i suoi aiutanti nel bosco dove avevano situato gli animali uccisi.

E lì vedono il prodigio: "monstrum-aspiciunt, liquefacta bovom per viscera toto/stridere apes utero et ruptis effervere costis/immensasque trahi nubes iamque arbore summa/ confluere et lentis uvam demittere ramis"  (Georgica IV, 554-558), attraverso le viscere putrefatte dei buoi per tutto il ventre stridono le api e brulicano nei fianchi stritolati, e sciamano nugoli immensi e tosto nell'alto di un albero si adunano  e dai flessibili rami calano un grappolo.

Andiamo dunque a vedere il film del regista greco- Yorgos Lanthimos con l'ottima Emma Stone-  ma prima leggiamo i versi del poeta latino.

Bologna 26 ottobre 2025 ore 16, 33. giovanni ghiselli

p. s.

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[1]Bucolica X ,  69.

[2]G. B. Conte, Virgilio  il genere e i suoi confini, Garzanti, Milano, 1984, p. 47.


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