Trattiamolo bene ma non diventiamone schiavi
Multis enim serviet qui corpori servit (1), diventerà schiavo di molti infatti chi è schiavo del corpo.
Honestum ei vile est cui corpus nimis carum est (2) apprezza poco l’onestà quello cui il corpo è troppo caro.
Sapiens nocituram potentiam vitat (8) il saggio evita i potenti che possono nuocergli.
Inoltre circuspiciendum nobis est quomodo a vulgo tuti esse possimus (9) dobbiamo considerare in che modo possiamo difenderci dal volgo.
Non dobbiamo desiderare le cose cui aspira la feccia. Inoltre vanno evitati odium, invidia, contemptus, (10) l’odio, l’invidia, il disprezzo.
Catone morì per non perdere la libertà ma iam non agitur de libertate: olim pessum data est (12) oramai non si tratta più di libertà, già da un pezzo è stata mandata in malora.
Del resto già Catone quid aliud quam vociferatus est Cato et misit inrĭtas voces (13) che altro ha fatto che vociferare e gridare frasi inutili?
Gli Stoici a re publica exclusi secesserunt ad colendam vitam et humano generi iura condenda sine ulla potentioris offensa (14) esclusi dalla vita politica si ritirarono per vivere e dare leggi agli uomini senza recare offesa ai potenti.
Non conturbabit sapiens publicos mores nec populum se vitae novitate convertet, il saggio non metterà in disordine i pubblici costumi né attirerà l’attenzione del popolo con la stravaganza della vita.
Nunc ad cotidianam stipem manum porrigis (17) ora tendi la mano all’offerta giornaliera: is maxime divitiis fruitur qui minime divitiis indiget, gode in sommo grado delle ricchezze chi non ne sente affatto la mancanza
Una sentenza di Epicuro o del suo allievo Metrodoro o di un altro filosofo della stessa scuola: “et quid interest quis dixerit? Omnibus dixit” (18) che importanza ha chi l’ha detto? L’ha detto per tutti
Bologna 11 ottobre 2025 ore 20, 20 giovanni ghiselli
p.s.
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