Siamo allarmati in seguito
all’attentato subito da Sigfrido Ranucci e da sua figlia. Giustamente perché
nel mirino del terrorista c’è la parresia, la libertà della parola parlata e
scritta, il principio fondamentale della democrazia. Non dobbiamo retrocedere
mai rispetto a tale libertà.
Siamo invece meno allarmati
riguardo al pericolo di una guerra mondiale con tanto di bombe atomiche. Ai
potentati massimi tale conflitto non conviene e
Zelenkij almeno per ora non avrà armi tanto potenti da provocare la
reazione del lancio di armi ancora più potenti da parte di Putin.
Dobbiamo invece allarmarci di
nuovo, quanto per Ranucci se non più, per quello che sta succedendo a Gaza:
l’esercito israeliano, se non ho capito male la notizia data in tutta fretta,
ha sparato su un’automobile uccidendo altri palestinesi inermi. Temo che
ricominci il gioco del massacro dei civili disarmati.
Bologna 18 ottobre 2025 ore
14, 37 giovanni ghiselli
p. s.
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