La violenza è sempre più di moda. Quella privata e quella di Stato.
Non solo essa viene praticata da singoli prepotenti e da malgoverni statali, ma per giunta i media presentano femminicidi efferati e stragi disumane come fatti naturali. Ogni volta che una ragazza viene ammazzata dopo avere capito di avere intrapreso un rapporto sbagliato, malato, e avere lasciato l’amante che poi è diventato il suo carnefice, certi giornali scrivono che tutte le donne sono a rischio invece di metterle in guardia dai maschi prepotenti la cui violenza finale, mortale è stata certamente annunciata da sintomi evidenti.
Non tutti gli uomini sono violenti né tutte le donne sopportano alcun tipo di sgarbo. Dunque la violenza di può e si deve prevenire. Tra una risposta scortese e la solitudine ho sempre preferito questa seconda alternativa.
Tanto più che le donne educate, cortesi, deliziose non mancano. Né gli uomini probi e onesti. Vero è che la televisione dà largo spazio ai beceri prepotenti e bugiardi per abituarci a sopportarli nel privato.
Quanto alle violenze di Stato, tanti anni or sono abbiamo avuto purtroppo la stagione delle stragi rimaste per lo più impunite almeno riguardo ai mandanti.
Negli ultimi due anni abbiamo visto un massacro di centinaia di ragazzi israeliani compiuto da terroristi sanguinari e di decine di migliaia di Palestinesi perpetrato dall’esercito di Nethanhyau.
Un vero e proprio genocidio che molti continuano a negare ossia a giustificare quale rappresaglia appena un poco esagerata.
Questo ha suscitato la rivolta di molte piazze in Europa e nel Mondo. Una risposta della parte sana dei popoli. Milioni di persone.
Negli ultimi giorni si è cercato di porre fine allo sterminio, o si è simulato di farlo come molti temevano. Infatti nelle ore recenti Trump minaccia di consentire all’esercito israeliano di riprendere il massacro se non verranno consegnati alcuni cadaveri che probabilmente sarà impossibile trovare nel cumulo di macerie cui è stata ridotta la striscia di Gaza .
Dunque: se i cadaveri non vengono reperiti, si ammazzino pure altri bambini, donne e uomini inermi fino alla morte dell’ultimo palestinese e alla metamorfosi di quella striscia insanguinata e desolata in una miniera d’oro per gli speculatori. Spero che le piazze e le flottiglie insorgano ancora in maniera pacifica che è tuttavia capace di spaventare i criminali al potere e i loro complici dell’informazione drogata.
Bologna 16 ottobre 2025 ore 16, 27 giovanni ghiselli
p. s.
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