Lucrezio De rerum natura I, 348- 369. Traduzione commento: il vuoto dei corpi e delle teste.

 

Nelle rocce e le grotte penetra il fluido liquido

delle acque e tutte trasudano gocce copiose.

Il cibo si sparge  in tutto il corpo dei viventi. 350

Crescono gli alberi e nella stagione adatta producono frutti,

poiché il succo che nutre si spande continuamente negli interi organismi/

dalle radici profonde attraverso i tronchi e i rami tutti.

 

Certamente tale succo nutriente non vitalizza nello stesso modo tutti quanti gli organismi, poicné questi sono predisposti ad assimilarli e a servirsene in maniera differente dato che Achulle e Tersite sono molto diversi tra loro.

 

Le voci passano attraverso i muri e volano oltre

le pareti delle case, il rigore del freddo penetra dentro le ossa 355

cosa che, se non ci fossero spazi vuoti per dove possano tutti i corpi/

passare , non lo vedresti accadere in nessuna maniera.

Infine perché vediamo alcune cose superare nel peso

altre cose dall’aspetto per niente più grande?

Infatti se in un gomitolo di lana ci fosse altrettanta materia

quanta ce n’è nel piombo, al peso sarebbero pari,

dal momento che funzione della materia è premere tutto verso il basso,/

mentre al contrario la natura del vuoto resta priva di peso.

 

Penso al vuoto mentale rivelato dalle chiacchiere prive di significato di tante persone. Alcune ci sono, altre ci fanno. Difficile è parlare con loro.

 

Dunque quello che è ugualmente grande ma è evidentemente più leggero/

senza dubbio mostra di avere più vuoto, 365

mentre quello più pesante al contrario rivela di avere in sé

maggiore quantità di materia e molto meno di vuoto al suo interno/.

 

Il vuoto mentale delle persone si vede dagli occhi già prima che parlino. Poi la parola vuota, ripetuta senza pensarci per averla sentita dire,  conferma lo sguardo inespressivo. Per me “grazie davvero” è un forte indizio di vuoto mentale. Se lo dice una bella donna, mi viene in mente: “Oh quanta species; cerebrum non habet” di Fedro. Si tratta infatti di una persona tragica.

 

Esiste dunque senza dubbio mescolato alle cose

 quanto cerchiamo con metodo perspicace, quello che chiamiamo vuoto 369.

 

 

Bologna 11 ottobre 2025 ore 18, 38 giovanni ghiselli

p. s.

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