Ieri abbiamo sentito parole di trionfo da Trump e Nethanyau e abbiamo visto festeggiare tanto gli Israeliani quanto i Palestinesi. Non una parola sulle vittime di questa guerra, in gran parte bambine, bambini, adolescenti e donne. Non è certo il trionfo della vita. I morti in fondo erano quasi tutti dei poveri, un peso per la società. Chi li ricorda e compiange, chi denuncia gli assassini dei poveri viene messo in cattiva luce, criticato, insultato e calunniato. Gli argonauti della flottiglia per esempio o Francesca Albanese. Ammazzare i poveri, i parassiti, i deboli è funzionale a questo sistema. Denunciare chi li ammazza, compiangere le vittime secondo alcuni commentatori prezzolati è empietà.
I poveri sono una minaccia per i benestanti. E’ bene impedire alle bambine e ai bambini poveri di vivere fino a diventare adulti. Possono costituire una minaccia quando diventano troppi. Da affamati potrebbero assaltare i forni. La bambina che è stata uccisa mentre chiamava in aiuto la mamma avrebbe potuto avere dei figli. La rabbia dei poveri sta montando e ultimamente in Europa ci sono anche giovani benestanti, studenti dei licei buoni e delle Università statali che simpatizzano con le povere vittime anche perché la povertà e la violenza oramai minacciano gran parte della popolazione.
Che ci sia una tregua del massacro è bene. Però non dobbiamo dimenticare le decine di migliaia di morti Palestinesi e le migliaia di Israeliani, né ignorare che questa tregua è malsicura e precaria. Dunque preghiamo, parliamo e scriviamo perché il massacro non ricominci. C’è addirittura chi si adopera perché la guerra si estenda sull’Europa. Siano confutati costoro dai figli della luce!
Bologna 14 ottobre 2025 ore 8, 50 giovanni ghiselli
p. s.
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