Edipo
Teseo, la tua nobiltà, in un breve discorso
mi concede di non avere vergogna di risponderti brevemente. 570
Tu ti trovi ad aver detto di me chi sono,
da quale padre sono nato, da quale terra venni,
sicché a me non rimane altro da dire tranne che
quello che desidero e il discorso è finito.
Teseo
Proprio questo spiegami ora, perché io lo sappia. 575
Edipo
Vengo a offrirti il mio misero corpo,
un dono per te, non piacente a vedersi; ma
i vantaggi che ne provengono valgono più di una forma bella.
Teseo
Quale vantaggio ritieni di essere venuto a portare?
Edipo
Con il tempo potrai venire a saperlo, non nel presente come probabile. 580
Teseo
In quale tempo dunque il tuo beneficio sarà manifesto?
Edipo
Una volta che io sia già morto e sarai stato tu a seppellirmi
Teseo
Così dunque chiedi sull’esito della vita, ma il tempo di mezzo
o lo dimentichi, oppure non lo consideri proprio-
Edipo
Per me tutte quelle vicende si raccolgono in quel momento. 585
Si tratta di un momento epifanico nel quale si concentra quello che si è squadernato in una vita intera.
Teseo
Ma mi chiedi un favore di poco conto
Edipo
Eppure considera: non piccola, no, è questa contesa.
Teseo
Dici dei tuoi figli o di me?
Edipo
Quelli pretenderanno di riportarmi là
Teseo
Ma se tu fossi d’accordo? Nemmeno per te l’esilio è bello 590
Edipo
Ma quando io volevo non me lo permettevano.
Teseo
Stolto! L’ira qumov~ non giova nei mali
Lo qumov~ spinge che Medea non riesce a contrastare la spinge a uccidere i figli.Kai; manqavnw me;n oi\\\a dra'n mevllw kakav,-qumo;" de; kreivsswn tw'n ejmw'n bouleumavtwn,-o{sper megivstwn ai[tio" kakw'n brotoi'""( Euripide, Medea, vv. 1078-1080), capisco quale abominio sto per compiere, ma più forte dei miei ragionamenti è la passione, che è causa dei mali più grandi per i mortali", dirà la furente nel quinto episodio dopo avere preso la decisione folle di ammazzare i due bambini nati da lei e da Giasone.
Edipo
Una volta che tu mi abbia ascoltato, ammoniscimi, ma ora lasciami parlare.
Teseo
Spiegami. Non devo parlare senza conoscere.
Edipo
Ho subì.
to, Teseo, terribili mali su mali 595.
Di nuovo la passività di Edipo che a Colono lo porta all’apoteosi mentre l’attività di Tebe lo aveva dannato
Bologna 14 ottobre 2025 ore 19, 19 giovanni ghiselli
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