Ieri sera ho visto Cazzullo che presentava Cleopatra sulla 7. Nell’insieme era abbastanza informato sebbene lasciasse l’impressione di avere raccolto questo suo sapere appositamente per la trasmissione, non con uno studio assimilato.
Il nostro citava Shakespeare (Antonio e Cleopatra) , Orazio (nunc est bibendum) dando l’idea di un sapere imparato magari al liceo senza averlo inserito in una sinossi ampia. Comunque rispettabile, ascoltabile e guardabile anche perché appariva di tanto in tanto l’immagine di una ragazza mora che doveva rappresentare Cleopatra ed era piuttosto bella. Quasi il mio tipo.
Ma alla fine il presentatore è scivolato perdendo gran parte della credibilità accumulata citando Orazio e Shakespeare. Ha riconosciuto il suo debito a queste fonti. Tra i Greci ha ricordato Alceo propedeutico di Orazio nel brindare alla morte del nemico: il tiranno Mirsilo per il lirico greco, Cleopatra per Orazio che del resto nom manca di rendere onore al coraggio della regina. Questo accostamento mi ha fatto una buona impressione.
Invece Cazzullo è caduto quando in chiusura di trasmissione non ha nemmeno nominato la Vita di Antonio di Plutarco dalla quale dipende quasi letteralmente il racconto della navigazione di Cleopatra sul fiume Cidno fatto da Shakespeare. Il drammaturgo inglese non conosceva il greco ma leggeva Plutarco tradotto in inglese da Thomas North (1559) che lo leggeva nella traduzione francese del vescovo Amyot .
Vi cito Plutarco e Shakespeare.
Plutarco Vita di Antonio (26),
Cleopatra risaliva il fiume: “ejn porqmeivw/ crusopruvmnw, tw'n me;n iJstivwn aJlourgw'n ejjkpepetasmevnwn, th'ς d’ eijresivaς ajrgurai'ς kwvpaiς ajnaferomevnhς pro;ς aujlo;n a{ma suvrigxi kai; kuqavraiς sunhrmosmevnon, in un battello dalla poppa dorata, con le vele purpuree spiegate, con il remeggio di remi d’argento condotto a suono del flauto insieme con zampogne e cetre
Nell’Antonio e Cleopatra di Shakespeare , la regina d’Egitto risaliva il fiume Cidno in un battello simile a un trono che risplendendo scintillava sull’acqua, la poppa era di oro battuto, le vele di porpora e così profumate che i venti languivano d’amore per esse, i remi erano d’argento e mantenevano i colpi al ritmo del flauto.
“the poop was beaten gold purple the sails… the oars were silver which to the tune of flutes kept stroke (II, 2, 196-200).
Da semplice professore di liceo non lesinavo questo impegno per interessare i miei allievi alla letteratura, alla storia, alle lingue.
C’è stato un tempo in cui errando credevo che i giornalisti dalla grande visibilità fossero più bravi e più informati di me. Ma ero giovane allora e mi sbagliavo su tante cose. Quando ho capito come i fatti stanno veramente mi sono dato non solo a informare in miei scolari ma a completare l’informazione carente e a correggere quella sbagliata
Bologna 23 ottobre 2025 ore 18, 35 giovanni ghiselli
p. s.
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Le mie fatiche umanamente spese non sono andate tutte perdute, completamente perdute ..(cfr. Shakespeare, La tempesta, IV, 1 189- 190)
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