martedì 28 ottobre 2025

Sofocle Edipo a Colono 642- 660. Traduzione con un commento.


 

Edipo

O Zeus, voglia tu concedere il bene a tali persone.

 

Teseo

Che cosa chiedi dunque? Di venire nella mia reggia?

 

Edipo

Se ne avessi diritto. Ma il luogo è questo.

 

Teseo

Nel quale che cosa farai? Io non mi opporrò. 645

 

Edipo

Nel quale prevarrò su quelli che mi hanno gettato via.

 

Teseo

Grande potresti dire è il dono della tua presenza.

 

Edipo

Se rimarrà per me che compio le promesse, quelle che tu dici per parte tua

 

Teseo

Non temere riguardo alla parte di questo uomo qui: non ti tradirò –indica sé stesso-

 

Edipo

Non ti vincolerò di certo sotto giuramento come un uomo malvagio. 650

 

Teseo

Comunque non ne ricaveresti nulla oltre la parola.

 

Alla sticomuqiva  (un verso a testa) segue l’ajntilabhv mezzo verso a testa

 

Edipo Come farai dunque? Teseo La paura di che cosa soprattutto ti possiede?

 

Edipo arriveranno uomini Teseo Ma sarà occupazione per questi- indica degli armati-

 

Edipo bada che lasciandomi…Teseo non insegnarmi quello che devo fare

 

Edipo E’ una necessità per chi ha paura. Teseo Il mio cuore non ha paura

 

Edipo tu non sai le minacce. Teseo Io so che nessun

uomo ti porterà via di qui facendo violenza a me.

Molte minacce hanno sputato  parole vane

in un impulso di collera; ma quando la mente

torna in sé, le minacce sono svanite 660

 

Bologna 28 ottobre 2025 ore 17, 39

Stanno scendendo le tenebre su “la fosca turrita Bologna” e il colle sopra conserva un poco di rosso sopra di sé dove volge a occidente verso la pianura. Ma oggi pomeriggio ho lavorato poco. Perché? Per neghittosità? Perché lavorare non mi gratifica? No. Anzi mi piace molto: imparo e insegno a tanti lettori in tutto il momdo.

Ma per un’ora ho guardato Jasmine Paolini e Sara Errani che giocavano a tennis. Queste due ragazze sportive mi piacciono molto. Perché sanno fare benissimo quello che fanno e tale risultato richiede grande talento e  sacrifici enormi. Le tenniste brave mi piacciono come tutte le persone brave che arrivano a risultati per i quali sono state necessarie tante rinunce. E’ il contrario della chiacchiera vuota ora diffusa dovunque. Gente che non sa fare niente,  si vede dappertutto e ci infligge ciance imparate a memoria, che non significano nulla.

Per la Paolini non eccessivamente dotata di mezzi fisici è stato necessario un impegno mentale e corporeo particolarmente impegnativo. Mi piace più di tutte e la guardo giocare con gioia. Quella che ha e quella che dà. Anche questo è un dono raro e prezioso tra tanti piagnoni che sciupano le nostre giornate.

 

p. s.

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