L’indomani il nostro pensava di avere esagerato.
“Io esagero tutto, questo è il mio punto debole, mi
ripetevo di continui.
A parer mio l’esagerazione è anche la forza di
Dostoevskij.
Si aspettava che Lisa andasse a trovarlo: “Verrà,
Verrà senza meno” –esclamavo passeggiando rabbiosamente per la stanza. Era iin
bilico tra la speranza e il terrore che venisse.
“Accidenti al romanticismo di questi cuori puri! Oh
schifo, oh stupidità, oh mediocrità di tutte queste sudicie anime sentimentali”
Recita anche da solo passeggiando per strada o nel suo
covo. Poi si fermava, “grandemente turbato”.
E’ sempre in posa.
Era del resto anche compiaciuto di quel suo “idillio
d’accatto, libresco, imbastito su due piedi. Poche parole per disporre a
proprio piacimento di tutta una vita umana”.
Penso alle donne che ho amato con la mente e con il
cuore: quelle che hanno determinato la mia vita spingendomi a studiare, a
primeggiare, a scrivere. A partire da due o tre donne di casa, poi altre quattro
o cinque non consanguinèe. Nessuna delle altre mi ha cambiato la vita.
Talora il nostro psicopatico voleva andare da lei a
pregarla di non recarsi da lui. Ma poi lo assaliva la rabbia e avrebbe voluto
percuoterla, insultarla, sputacchiarla. Però i giorni passavano, lei non veniva
e lui si tranquillizzava.
Ma dopo le nove prendeva coraggio e pensava di
salvarla: “La coltivo, l’istruisco” 138. lei lo avrebbe amato: “Infine ella,
tutta turbata, bellissima, tremando e singhiozzando si butta ai miei piedi e mi
dice che sono il suo salvatore e mi ama”. Lui avrebbe preso tempo dicendole che
non aveva preso l’iniziativa per delicatezza ma “ora tu sei la mia creatura sei
pura, sei bella, tu sei la mia inclita sposa”.
Chi non ha sospirato in questo modo pensando a un
amore impossibile magari durante l’adolescenza quando siamo in cerca
dell’identità e della rivincita?
Nel romanzo L’adolescente
del 1874 il protagonista è un ragazzo che cerca di trovare l’amore e la sua
parte nella vita.
Ma questo uomo non è un adolescente: è un adulto
squilibrato, pericoloso.
“Eppoi viviamo insieme felici e contenti, andiamo
all’estero ecc. Insomma, andava a finire che facevo schifo a me stesso che mi facevo da me stesso uno
sberleffo”.
Quindi altri pensieri in contraddizione tra loro come
i sentimenti di questo pazzo.
“Del resto non lasceranno uscire la donna di
malaffare, specialmente di sera. Però mi ha detto che non è del tutto schiava
laggiù e allora verrà che il diavolo mi
porti, verrà senza meno” 139
Bologna 31 ottobre 2025 ore 16, 35 giovanni ghiselli
p. s
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