martedì 14 ottobre 2025

Etica e tecnica.


Nel  quotidiano “la Repubblica” di oggi leggo un gioco di parole firmato da Umberto Galimberti. Lo riferisco poi lo commento a modo mio

“Nell’età della tecnica l’etica diventa pat-etica, perché  come fa a impedire alla tecnica che può, di non fare ciò che può?”

Mi sembra che nemmeno la logica torni in queste poche parole ma potrebbe esserci un errore di stampa con un “non” di troppo. Il mio parere comunque è un altro.

Galimberti ha già scritto che la tecnica funziona. Replico che niente funziona senza l’etica. Tutt’al più la tecnica senza l’etica funzione quando si massacrano persone inermi, dai bambini ai vecchi, in uno sterminio che non è una  guerra  In una guerra tra due eserciti infatti qualche cosa di etico rimane: l’amor di patria, il coraggio, lo spirito di sacrificio. Senza questi aspetti nemmeno la guerra funziona.

Machiavelli scrive:”le arme mercenarie et ausiliarie sono inutili e pericolose (…) La cagione di questo è, che le non hanno altro amore né altra cagione che le tenga in campo, che un poco di stipendio” (Il Principe,XII).

L’amore di stipendio non è etico. Perciò le milizie mercenarie non funzionano. Come non funzionano i politici che chiacchierano per lo stipendio e funzionano male quanti scrivono per “un poco di stipendio” Questi quasi nessuno li legge, quelli ben pochi li votano..

Bologna 14 ottobre 2025 ore 16, 37 giovanni ghiselli 

p. s.

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