Conferenza del 14 novembre nell’Hotel
Alexander di Pesaro.
Pinoli di Valfesina: DIALOGHI
TRA E CON LE PAROLE –EDIZIONI
GIUSEPPE LATERZA , Bari,
2022.
Il primo capitolo (pp. 11-12) mette a confronto RESILIENZA –RESISTENZA.
Si incontrano in un match di
pugilato.
Ci voleva perché ora questi
due termini sono usati come capita, a casaccio.
Parlare male è una stonatura
che fa male non solo all’orecchio ma anche all’anima e dunque bisogna evitarla.
Queste due parole salite sul
ring parole hanno significati simili ma non uguali.
Va molto peggio quando il
parlare del tutto scorretto degli ignoranti confonde “piuttosto” che significa
“invece” –latino aut- con “o anche”
corrispondente al latino vel .
“
Per questo è necessario che
il materiale sia molto solido oppure gommoso.
L’autore presenta
l’etimologia il significato vero, etymos
in greco, di questa parola ricorrendo al latino.
“
Vediamo un esempio: nella Cistellaria di Plauto una mezzana dice cor salit (551), il cuore sobbalza. Se
non interviene un infarto, il cuore, passata l’emozione, torna com’era prima.
Un
altro esempio in Ovidio: “salientia
viscera” (Metamorfosi, VI, 390)
le viscere palpitanti del satiro Marsia scorticato da Apollo. Marsia invero ne
morì, comunque le sue viscere dopo il decesso avranno smesso di salire, saltare.
“A questo punto
Esempi di resistenza: Tiberio
e Achille
Seneca nella Consolatio ad Marciam che aveva perduto
un figliolo ventenne ricorda che l’imperatore Tiberio durante l’elogio funebre
del proprio figlio dall’alto dei Rostri, flente
populo romano, non flexit vultum (15) mentre il popolo romano piangeva, il
suo volto non fece una piega. E’ il modello eroico di Achille che nel XIX dell’
Iliade (ouj lhvxw, v. 423) risponde “non cederò” al cavallo fatato che
gli consiglia prudenza se vuole vivere ancora.
L'eroe non fa niente che non
stimi degno della sua natura: Achille , cedere nescius [1], non si lascia bloccare dalla profezia di
sventura del cavallo Xanto.
Nell’Achilleide di Stazio (45-96) il Pelide racconta come è stato educato da
Chirone: “non dovevo cacciare daini imbelli- imbelles dmmnas- o abbattere
con l’asta linci paurose - timidas
lyncas--
bensì stanare orsi feroci- tristes ursos-, e cinghiali fulminei – fulmineosque sues- e
magari capitava – maxima tigris-una
tigre enorme o una leonessa da poco sgravata in una spelonca nascosta tra i
gioghi dei monti” (II, 121-125).
Achille era
pure capace di fermare, saldo sui piedi, quadrighe lanciate volantes quadriiugos (142-143)
Chirone
gli insegnava anche a opporsi all’impeto delle corrennti precipitose dei fiumi:
gliene dava l’esempio lanciando dure minacce. “Nec nisi iussus abi: sic me sublimis agebat- gloria (152-153), e
non mi ritiravo se non me lo aveva ordinato, così mi spingeva la gloria.
Ma torniamo alla contesa tra
RESISTENZA e RESILIENZA.
“E così alla Resilienza non
resta che ripetere che lei non si piega né si spezza, ma sa assorbire qualsiasi
urto o attacco, restando sempre uguale,
A questo punto potrebbe
sembrare che il match finisca in parità…almeno tra i contendenti. Ma non sarà
così tra i rispettivi fan… che continueranno a vita, dai loro salotti, divani e
plotrone, a parteggiare per i propri idoli…coprendo d’insulti gli
“avversari” (p. 12)
Nell’introduzione l’autore ha
manifestato la speranza che
“questigiochielucubrazionicalambour
Possano essere un po’ utili e un po’ piacevoli
In effetti lo sono.
Concludo con l’ultima citazione
a proposito di utile e piacevole.
Orazio
suggerisce la brevità (esto brevis,
v. 335), la verosimiglianza e l’unione di utilità e piacevolezza: “omne
tulit punctum qui miscuit utile dulci,/lectorem delectando pariterque monendo”
(Ars poetica, vv. 343-344), ha preso
punteggio pieno chi ha mescolato l’utile al piacevole, dilettando il lettore e
nello stesso tempo, ammaestrandolo. Ebbene l’autore di questo libro, che
presenterò a Pesaro il 14 novembre, ha scritto pagine gradevoli oltre che utili
offrendo l’occasione di ripassare un po’ di latino
Bologna 27 ottobre 2025 ore
11, 18 giovanni ghiselli
p. s.
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[1]Orazio, Odi
, I, 6, 5- 6:" gravem /Pelidae stomachum cedere nescii ",
la funesta ira di Achille incapace di
cedere.
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