domenica 12 ottobre 2025

Sofocle, Edipo a Colono, traduzione versi 542-559- Con un poco di commento comparativo (Seneca e Manzoni).


 

Coro

Sventurato, che cosa dici? Hai dato la morte…

 

Edipo

Che cosa  significa questo? Che vuoi sapere?

 

Coro

al padre?

 

 Edipo Ahi, una seconda volta

hai colpito, tormento su tormento.

 

Coro hai ammazzato.

 Edipo ho ammazzato. Però c’è per me…545

 

Coro che cosa?

Edipo una qualche giustificazione

 

 Quale di fatto?

Edipo io lo spiegherò.

E difatti senza sapere ho ammazzato e distrutto:

sono puro di fronte alla legge; ignorando sono giunto a tanto.

 

Seneca considera cosa da poco l’innocenza davanti alla legge: “quam angusta innocentia est ad legem bonum esse! (De ira, II. 28, 2).

Sentiamo anche l’avvocato Azzecca-garbugli che dice a Renzo: “perché, vedete, a saper ben maneggiare le gride, nessuno è reo, e nessuno è innocente” ( Manzoni, I promessi sposi, capitolo III). Si pensi quanti politici negano il genocidio subito dai Palestinesi o addirittura lo giustificano.

 

Coro

Ma ecco il nostro sovrano figlio di Egeo,

Teseo è qui mandato sentendo di te. 550

 

Teseo

Ascoltando molti nel tempo passato

Sul sanguinoso scempio dei tuoi occhi

ti ho riconosciuto, o figlio di Laio, e ora

ascoltando per le vie del cammino, ti conosco ancora

 più a fondo./

La tua foggia e il tuo viso sconciato 555

ci mostrano chi sei, e avendo compassione di te

voglio domandarti, sventurato Edipo, con quale

Supplica ti presenti alla città e a me,

tu e la sventurata che ti assiste. 559

 

Bologna 12 ottobre 2025 ore 11, 20 giovanni ghiselli

p. s.

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