mercoledì 9 novembre 2016

10 novembre. La notte di Trump

La competizione elettorale americana ora per ora


9 novembre ore 1,31
I servi della televisione negano ogni segno di vittoria di Trump.
E a quest'ora tali preannunci non sono pochi.
Se invece dovesse vincere la Clinton, sarebbe una vittoria di Pirro.
Un’altra di tali vittorie e siamo spacciati

Ore 4
ll popolo sovrano ha una forza superiore a quella dei poteri detti forti e qualche volta la usa.
Sono contento per la sconfitta già evidente di tali poteri, dei loro portavoce e dei loro servi

Ore 10
Sono contento più per la sconfitta conclamata della menade e dell'apparato che la sosteneva che per la vittoria del satiro anziano. Un'impresa titanica comunque.
Questo tifo per la menade già piena di anni e di malefatte mi ha reso simpatico il suo avversario pur tutt'altro che immacolato.
Ho vegliato fino alle quattro, molto interessato alla gara veramente olimpica, L'anziano satiro aveva  contro tutti i portavoce servi dell'apparato, in Italia come negli USA
Patetica la Boschi che con vocina da angioletto sosteneva che solo una brava, bella e ottima donna come la Clinton poteva e doveva vincere. Intanto Trump era stabilmente in testa. Ma forse i servi si aspettavano brogli elettorali nell’ultima ora.
La trasmissione più asservita era “Linea notte”: mentre Trump era in testa negli Stati chiave votato dai poveri scontenti di un potere che li maltratta da sempre, Mannoni e i suoi complici nella menzogna sostenevano che quei voti non contavano niente poiché stava vincendo comunque la brava signora schiettamente democratica. Costoro invece contavano probabilmente sui brogli dell’ultima ora.
Il più dignitoso e obiettivo è stato Mentana che aveva invitato persone di opinioni varie e non si affannava a negare i successi di Trump

In Italia
Mi è piaciuto Bersani: "sono fuori loro e io voto NO".
 Anche io voto NO e resto dentro il partito finché ci sono persone come Bersani, Speranza e pochi altri siffatti. Ma aumenteranno. La confitta della Clinton è anche una sdentata per i dentoni e ganascioni nostrani. Dico Renzi la Boschi, il sindaco di Firenze e compagnia bella.
Quelli della Leopolda sono già fuori, loro sì, dal grande partito comunista di Gramsci, Togliatti, Longo, Berlinguer. Approvo  Bersani che denuncia la tendenza destrorsa del governo e capisce che se non viriamo a sinistra, vincerà anche da noi un Trump o uno peggiore di lui, molto peggiore come la Clinton


giovanni ghiselli

p. s. io avrei votato Sanders. Se fosse passato alle primarie avrebbe vinto raccogliendo molti dei voti di protesta che sono andati, per forza, a Trump

2 commenti:

  1. ottimo gianni condivido in pieno margherita

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  2. Concordo pienamente con la tua analisi. Antonio.

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