giovedì 5 aprile 2018

Twitter, CCCXXI sunto. La vacanza del poverello a Moena


La vacanza del poverello a Moena

La prima volta ce lo portarono le zie nell’estate del 1948. Quando vide il sass Boè sopre il Pordoi, il poverello bambino esclamò: “Che macello di rocce”! E una signora, forse milanese, seduta nella corriera dietro di lui disse: “Che stellina!”. Me lo raccontò tempo dopo la zia Giulia e io accolsi il presagio.

Il poverello di Pesaro è stato a Moena dove ha spento la sete nell'acqua chiara del rio Costalunga, ha raccattato per la sua parca mensa cibi non compri, ha visto saltare i cervi snelli, guizzare i pesci sull'Avisio e gli uccellini spiegare le piume al cielo.
Contento di questo e ignaro tanto del denaro quanto del potere, tutus sub divo vivebam. Sidera superlabebantur, insigne spectaculum. Haec erit secundum naturam domus mea.

Paupertatem in montibus consecravi ho consacrato la povertà tra le montagne e lo racconto per dare un esempio ai pezzenti mentali che, per darsi importanza, si inventano di essere stati in villeggiatura a Cortina. Sono ancora peggiori di quanti ci vanno davvero per giocare a carte, farsi vedere e raccontarlo. Sarebbe da tenerlo nascosto, magari dicendo che l’abbronzatura deriva da una permanenza in Africa al servizio dei poveri o dei lebbrosi.
La Tonya del film è segno di contraddizione, come ogni personaggio significativo: da Cristo (signum cui contradicetur, N. T. Luca 2, 34-35) a Seneca, a Napoleone: "segno d'immensa invidia e di pietà profonda". Io stesso, il poverello, sono stato amato, incoraggiato e stimolato allo studio da molti allievi e pure ostacolato da diversi colleghi.

Tuttavia il poverello che è in me non ha rinnegato l'estetica: in montagna ho pure goduto del sole alto, gratuito e potenziato dalla neve casta: non voglio impallidire nel buio ma brillare continuando a condividere i miei studi dove ha incontrato e riconosciuto la moralità e la bellezza che già avevo dentro di me.
I am a part of all that I have met (Alfred Tennyson, Ulysses, v. 18)

La politica praticata dai mestieranti che in questi giorni cercano di formare un governo, ossia di assegnarsi le poltrone, è un evidente caso di Kitsch: una cosa la cui forma non deriva dalla funzione. Tale politica non c'entra con la polis, con la comunità dei cittadini, con me.



Il blog è arrivato a 616243
Queste sono le visite di oggi 5 aprile 2018 ore 12, 29
talia
220
Stati Uniti
58
Russia
7
Francia
3
Germania
2
Irlanda
2
Polonia
2
Cina
1
Spagna
1
Regno Unito
1




1 commento:

Conferenza di domani

  Ricordo ai miei tanti lettori che domani 6 maggio dalle 17 alle 18, 30   terrò una conferenza sul Tramonto dell’umanesimo nella bib...