sabato 5 settembre 2015

Twitter, XCIX antologia. Sui migranti


Niente di nuovo: Lucano racconta la guerra civile tra Cesare e Pompeo Ogni guerra di uomini contro uomini, donne e bambini è un bellum civile.

Busta repleta fugā, permixtaque viva sepultis (Lucano, Pharsalia, 2, 152).
Tombe riempite dall’esodo, corpi vivi mescolati a cadaveri.

Non si fa in tempo a piangere la morte di un bambino che ne muoiono altri E c'è chi ci specula sopra senza vergognarsene. Infamia su costoro.

Orbán considera i migranti una "sfida alla purezza della razza". La razza umana è unica ed è quella delle persone buone, generose, leali. C’è di che rimpiangere Kádár e il suo comunismo al gulasch che oltretutto è un buon piatto.

Per un’arte politica autentica è necessario prendersi cura non del privato ma del pubblico che ridonda a vantaggio anche del privato (Platone, Leggi, 875)

Peregrini sunt, immo homines, sodales et consortes si cogitaveris tantundem in utrosque licere fortunae (cfr. Seneca Ep. 47, 1)  Sono stranieri, anzi uomini, e compagni di sorte se avrai pensato che la sorte può fare altrettanto a loro e a noi.


Ci pensino i razzisti nostrani e quelli  degli altri.


Sui migranti

Gli emigranti "ci odiano" dicono i razzisti. Non habemus illos hostes sed facimus, scrive Seneca a proposito dell'ostilità degli schiavi (Seneca, Ep. 47, 5), non li abbiamo nemici ma li rendiamo tali.

Se non ci amano, non hanno torto: subiscono trattamenti disumani: "quod ne tamquam hominibus quidem sed tamquam iumentis abutimur"   (Ep. 47, 5)

Sic cum inferiore vivas quemadmodum tecum superiorem velis vivere, vivi con l'inferiore come vorresti che il superiore vivesse con te. Ancora Seneca (Ep. 47, 11). Leggilo o rileggilo, Salvini, invece di chiacchierare tanto beceramente e balordamente per prendere i voti dei penultimi!

I razzisti vanno distolti con la persuasione, chi insiste dei` ajpotroph`~ ejscavth~, ha bisogno di una lezione estrema che lo distolga. Cfr. Platone, Leggi, 881  

Renzi "gnarus et irarum causas et summa favoris - annona momenta trahi" (Lucano, Pharsalia, III, 55-56) promette di togliere le tasse. Traduco: Renzi sa che cause delle ire e le vette del favore popolare sono trascinate dai prezzi. E riduce certe tasse. Ma i prezzi aumentano. Bene ha fatto Errani a contrastarlo.

Il lavoratore può essere spiato e controllato in qual momento si voglia. Il grande fratello con la sua esistenza deforme è qui tra noi.

La misura della paura dei vili è credere che i capi possano fare tutto ciò che vogliono, anche di male. Non è così. Basta opporre resistenza.

Vogliono un senato che echeggi la voce del governo manovrato. Come fece Cesare: privatae curia vocis- testis (Lucano Pharsalia, 3, 108-109)
Ancora Lucano: "Sedere patres censere parati,- si regnum, si templa sibi iugulumque senatus- exiliumque petat" ( Pharsalia, 3, 109-112)
traduco: i senatori in seduta votano i decreti che approvano le richieste di regno con divinizzazione per il dittatore, e scannamento per loro

Emeritus significa anche e soprattutto, “finito”, "divenuto inservibile", “in disarmo” [1]. Preferisco essere un educatore sovversivo (rispetto al capitalismo e ai suoi servi) piuttosto che professore emerito.  

Gli attuali governa di Budapest, Praga e Bratislava mi fanno rivalutare le invasioni sovietiche del 56 e del 68.

Qalh'" wj/hvqh pavnta plhvrh qew'n ei\nai"[2] , Talete credette che tutto  fosse pieno di dèi . Il popolo greco "nella vita della natura avvertiva la presenza della divinità"[3].-
Platone (Leggi 899b): c’è qualcuno che oserà negare che tutto è pieno di dèi?
Dove non ci sono gli dèi ogni crimine è possibile ( Dostoevskij, I Fratelli Karamazov).
In molti luoghi gli dei non ci sono o per lo meno latitano.

Sulla tomba del bambino siriano: "Questo bambino lo lasciarono uccidere un giorno per paura", disonorevole epigrafe per tutti noi Europei.



giovanni ghiselli

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[1] Cfr. emeritas  alnos, barche in disarmo (Lucano, Pharsalia, 3, 520) impiegate da Cesare contro Marsiglia, come fanno i poteri forti con i Presidenti della Repubblica diventati “emeriti”, cioè andati in pensione.
[2] Aristotele, Sull'anima, 411a 8.
[3] M. Pohlenz, L'uomo greco, p. 545.

1 commento:

  1. Anche i nostri bis nonni sono stati migranti. Troppo spesso Europa e America dimenticano le loro origini e tutte le difficoltà passate per cercare fortuna o scampo...e dire che gli ultimi migranti delle miniere e del vetro soffiato sono ancora vivi e vegeti! Giovanna Tocco

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Ifigenia CLI. La pioggia catartica poi la corsa.

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