Il dopo referendum, 7 dicembre 2016.
Matteo Renzi, i suoi servi inverecondamente passati dall’altra parte, Bersani e il sindaco di Pesaro Matteo Ricci
IO non ho quasi mai sciupato il tempo e il tempo non mi ha sciupato troppo
GIOISCO PER LA BELLA VITTORIA DEL NO AUSPICATA DA SEMPRE. COMUNQUE RENDO L'ONORE DELLE ARMI AL NEMICO VINTO. CREDO INFATTI NELL'AGONISMO CAVALLERESCO
I Soloni tipo Zucconi oggi dicono che Renzi ha perso la testa acciecato dall'Ate, Fino a ieri lo approvavano in tutto. Davvero bravi costoro!
Molti tra quanti plaudivano a Renzi, vincitore presunto dalla loro idiozia politica, ora ne dicono male. Io lo facevo prima, ora lo rispetto
Questi sostenitori di Renzi divenuti suoi denigratori incarnano la viltà e rappresentano il comico hegeliano: il soggettivo che non si rende conto delle proprie contraddizioni. Notate come si sentono a proprio agio nei loro spudorati encomi e altrettanto sfacciati oltraggi i vili e volgari mimi passati dal panegirico all'anatema di Renzi.
ll comico nasce dalla constatazione della sfacciataggine e dell'imbecillità invereconda di questi servi fissi del potere, qualunque esso sia. Del resto costoro devono mangiare. Allora "tuona la gola, strepita la mascella, rumoreggia il molare, stride il canino, fischiano le narici" (Epicarpo siracusano, Busiride).
Il dolore di Renzi suscita il mio rispetto, mentre la viltà dei maramaldi attori di una ilarotragedia, mi fa ridere e mi fa pure ribrezzo. In costoro non c'è mai nessun pensiero per i giovani senza lavoro, per i poveri senza istruzione, cure, agi di vita. Pensano solo a mantenere i loro privilegi.
Da bambino stavo per i Troiani e per i Pellerossa. Sono sempre stato dalla parte dei perdenti. Ora Renzi mi sta quasi simpatico.
Non scoraggiarti ragazzo!
Dato l'esito delle elezioni, dobbiamo riconoscere al governo se non altro il merito di non essere ricorso a uno "scaltro" scrutinio.
Se vuoi tornare, Renzi devi ribattezzarti nell’acqua pulita dell'umiltà, della cultura, dell'attenzione ai poveri, del parlare dialettico. Basta con le fanfaronate dunque e basta con i fanfaroni della tuo seguito. Prima di assimilarti a loro non eri così. Avevamo sperato. Alle primarie avevo votato per te. Poi mi hai disgustato, Ti esorto a una sana resipiscenza. Lo scrivo per te, a me non ne viene niente.
Nel riconoscere i meriti di una persona che ho criticato anche duramente in varie occasioni e che ora è tra i perdenti, approvo di cuore il sindaco Matteo Ricci che ha aiutato una signora pesarese la cui unica casa veniva messa all’asta per debiti. In questo, Ricci, sei stato bravo e davvero primo cittadino di Pesaro!
Bersani ieri sera ha detto bene alcune cose, non bene altre come "le privatizzazioni" e "io sono un liberale". Ma come? Non viene dal PCI? Io ero e resto almeno socialista e non ti seguo nel privatizzare e nell’essere un liberale. Libero invece sì, eccome!
8 dicembre
"attraverso la sofferenza la comprensione" (Eschilo Agamennone, 177) Renzi non ha capito: o non ha sofferto abbastanza, o è irrecuperabile
giovanni ghiselli detto gianni il poverello di Pesaro emigrato a Bologna tanti anni fa.
p. s.
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Queste le letture della settimana
Stati Uniti 2546
Italia 612
Russia 335
Cina 55
Ucraina 22
Francia 11
Finlandia 9
India 9
Regno Unito 8
Spagna 7
Matteo Renzi, i suoi servi inverecondamente passati dall’altra parte, Bersani e il sindaco di Pesaro Matteo Ricci
IO non ho quasi mai sciupato il tempo e il tempo non mi ha sciupato troppo
GIOISCO PER LA BELLA VITTORIA DEL NO AUSPICATA DA SEMPRE. COMUNQUE RENDO L'ONORE DELLE ARMI AL NEMICO VINTO. CREDO INFATTI NELL'AGONISMO CAVALLERESCO
I Soloni tipo Zucconi oggi dicono che Renzi ha perso la testa acciecato dall'Ate, Fino a ieri lo approvavano in tutto. Davvero bravi costoro!
Molti tra quanti plaudivano a Renzi, vincitore presunto dalla loro idiozia politica, ora ne dicono male. Io lo facevo prima, ora lo rispetto
Questi sostenitori di Renzi divenuti suoi denigratori incarnano la viltà e rappresentano il comico hegeliano: il soggettivo che non si rende conto delle proprie contraddizioni. Notate come si sentono a proprio agio nei loro spudorati encomi e altrettanto sfacciati oltraggi i vili e volgari mimi passati dal panegirico all'anatema di Renzi.
ll comico nasce dalla constatazione della sfacciataggine e dell'imbecillità invereconda di questi servi fissi del potere, qualunque esso sia. Del resto costoro devono mangiare. Allora "tuona la gola, strepita la mascella, rumoreggia il molare, stride il canino, fischiano le narici" (Epicarpo siracusano, Busiride).
Il dolore di Renzi suscita il mio rispetto, mentre la viltà dei maramaldi attori di una ilarotragedia, mi fa ridere e mi fa pure ribrezzo. In costoro non c'è mai nessun pensiero per i giovani senza lavoro, per i poveri senza istruzione, cure, agi di vita. Pensano solo a mantenere i loro privilegi.
Da bambino stavo per i Troiani e per i Pellerossa. Sono sempre stato dalla parte dei perdenti. Ora Renzi mi sta quasi simpatico.
Non scoraggiarti ragazzo!
Dato l'esito delle elezioni, dobbiamo riconoscere al governo se non altro il merito di non essere ricorso a uno "scaltro" scrutinio.
Se vuoi tornare, Renzi devi ribattezzarti nell’acqua pulita dell'umiltà, della cultura, dell'attenzione ai poveri, del parlare dialettico. Basta con le fanfaronate dunque e basta con i fanfaroni della tuo seguito. Prima di assimilarti a loro non eri così. Avevamo sperato. Alle primarie avevo votato per te. Poi mi hai disgustato, Ti esorto a una sana resipiscenza. Lo scrivo per te, a me non ne viene niente.
Nel riconoscere i meriti di una persona che ho criticato anche duramente in varie occasioni e che ora è tra i perdenti, approvo di cuore il sindaco Matteo Ricci che ha aiutato una signora pesarese la cui unica casa veniva messa all’asta per debiti. In questo, Ricci, sei stato bravo e davvero primo cittadino di Pesaro!
Bersani ieri sera ha detto bene alcune cose, non bene altre come "le privatizzazioni" e "io sono un liberale". Ma come? Non viene dal PCI? Io ero e resto almeno socialista e non ti seguo nel privatizzare e nell’essere un liberale. Libero invece sì, eccome!
8 dicembre
"attraverso la sofferenza la comprensione" (Eschilo Agamennone, 177) Renzi non ha capito: o non ha sofferto abbastanza, o è irrecuperabile
giovanni ghiselli detto gianni il poverello di Pesaro emigrato a Bologna tanti anni fa.
p. s.
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