la battaglia di Teutoburgo |
L’ignoranza
di troppi politici e l’incuria di certi scarabocchiatori cartacei e pure
conduttori di programmi televisivi.
I servi adulatori dei potenti,
cominciando da quelli che passano al codardo oltraggio dei loro padroni
decaduti, non devono più avere la sfrontatezza di pronunciare la parola “IO”.
Prego Sergio Mattarella di non
affidare incarichi ad alcun ministro di quella sinistra congerie che abbiamo
visto fallire con danno dei più. Uomini e donne come quelli dello
scorso governo possono tornare a fare i ministri solo ironicamente, ossia per
dare conferma della loro incapacità.
I politici più stolti e ignoranti
credono che Marchionne il dio delle macchine, sia anche il deus ex machina che
risolve trame aggrovigliate nelle tragedie greche.
I miei 312 lettori al giorno da
1408 giorni costituiscono per me una prospettiva lavorativa, culturale e morale
sicura.
Corrado Augias, uno di quelli del
Sì, spesso presente nella televisione governativa, scrive: "Siamo nel 9.
d.C. L'imperatore Tiberio affida la repressione al generale Quintilio
Varo". Questa esibizione di ignoranza,
per lo meno dell'età di Augusto, si trova in “il venerdì di Repubblica” del 9
dicembre 2016 (p. 111). Fu Augusto (morto nel 14 d. C.) a
inviare Varo in Germania dove Arminio, principe dei Cherusci, nel 9 d. C. guidò
una rivolta. Varo venne sconfitto e ucciso nella selva di Teutoburgo, il suo
esercito fatto a pezzi tribus legionibus
cum duce legatisque et auxiliis omnibus caesis. L’imperatore (Augusto
ripeto, non Tiberio che gli succedette nel 14) ne rimase tanto costernato che
per diversi mesi successivi si lasciò crescere la barba e i capelli, e talora
batteva la testa contro le porte “vociferans:
Quintili Vare, legiones redde!”
(Svetonio, Augusti Vita, 23). Augias,
rendi giustizia alla storia!
Benedetto Croce ricorda “le contorsioni e le
gonfiature dei suoi[1] letterati e storici
celebranti Arminio, e Alarico e gli Ottoni e Barbarossa”[2]. Più avanti (capitolo nono) Croce ricorda che quel
paese, la Germania ,
“non aveva omesso di erigere un gran monumento ad Arminio nella selva
Teutoburga”.
Un mio ex allievo che ora insegna greco latino mi ha scritto su Augias: "è incredibile, e non è nemmeno uno dei peggiori!". E' vero, c'è di peggio, di molto peggio. Una volta Mirabella disse in televisione. "dum docunt (sic!) discunt". Per tali strafalcioni vengono pagati certamente molte volte più di un operaio, di una commessa, probabilmente anche più di un ingegnere, di un avvocato, di un medico.
Intanto si sta preparando un governo fantoccio
Intanto si sta preparando un governo fantoccio
Al Re Travicello
Piovuto ai ranocchi,
Mi levo il cappello
E piego i ginocchi;
Lo predico anch’io
Cascato da Dio:
Oh comodo, oh bello
Un Re Travicello!
giovanni ghiselli
Confermo il mio commento di ex allievo e insegnante.
RispondiEliminaAlessandro
che figura!Giovanna tocco
RispondiElimina