in solitaria sulla ripida strada dell'Etna, 2014 |
31 dicembre
L'uomo umano vive in una società disumana senza amici. Ieri, invitato a cena, ci sono arrivato conciato da povero con altri acchittati e lucidi di appretto. Io, insalutato e ignorato ospite per i miei stracci rammendati e rappezzati. Con me non si combinano affari. La padrona di casa, l’ospite attiva, doveva vendere roba a una ben vestita. Passerò da solo la sera del 31 dicembre.
Ho vissuto la mia vita, non quella suggerita agli idioti e agli ignoranti dalla pubblicità. Mi sento a mio agio nello studio e nella povertà.
Da pezzente "ho teso all'oblio del fratello" le simili mani, ho avuto la mano che regge la croce, la voce cui niuno risponde". Meglio, molto meglio così. Le mie ex amanti, tante grazie a Dio, i miei bellissimi studi, quello che ho imparato da me stesso, dalle donne e dai libri, non me lo toglie nessuno. L’unica persona che mi manca è una figlia simile a me e a mia madre, e ho grandi rimorsi per la bambina che 42 anni fa io e Päivi non lasciammo nascere. Ogni volta che vedo una bambina ridere felice, vado a nascondermi dove nessuno mi vede, ricordo e piango.
Nelle Rane di Aristofane, Eschilo chiama Euripide creatore di pezzenti (ptochopoi). Sono uno di quelli, massime dal punto di vista affettivo.
Non un parente, un presunto amico, un'ex amante, nemmeno l'amante dello scorso ottobre, né un cane pieno di zecche mi ha chiesto che cosa farò la notte di Capodanno.
Ebbene, oggi 31 dicembre, farò di meglio di quelli delle brigate balorde: studierò, imparerò correrò nel sole, andrò al cinema, rifletterò. Mangerò e berrò lo stretto ncessario.
L'ho voluto io, non lo negherò, anzi lo affermo (eJkwvn, eJkwvn h{marton, oujk ajrnhvsomai, Eschilo, Prometeo incatenato, 266). Versando il sangue mio ho evocato le anime degli autori e delle mie compagne migliori. Ho evitato gli imbecilli e i profittatori. Beato me.
Non compatitemi dunque: io seguo il mio demone come voialtri il vostro: ognuno quello che si merita. Finite le vacanze, avrò molto da dare ai miei allievi di tutte le età, di varie città italiane, compresi voi che mi leggete nel blog
gianni, il poverello di Pesaro, rimasto del tutto solo in quanto molto ricco di spirito.
Il blog ha compiuto i 1429 giorni di vita raccogliendo, di media, 314 lettori al giorno
Carissimo Gianni , il tuo animo è nobile e nel mio cuore non sei mai solo perchè l'amicizia unisce e non teme la lontananza del corpo ,ma solo quella dello spirito.Tu mi sei padre nel cuore e io ti sento come tale ,anche se non sono brava a studiare come vorresti tu, mi ingegno in cucina. E tanto mi deve bastare ,sono grata al destino che mi ha regalato il conoscerti . Sei un eroe moderno,non corrotto dal denaro e dalle schifezze. Allora evviva il poverello di Pesaro. Giovanna Tocco
RispondiEliminaTanta stima e gratitudine per le sue parole, che hanno il suono cristallino della franchezza e genuinità.
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