giovedì 9 ottobre 2025

Lucrezio, De rerum natura, I, 319-334. Traduzione.


Che queste cose decrescano  una volta consumate, lo vediamo.

Ma quali corpuscoli si allontanino in ogni momento 320

la natura invida ci ha chiuso lo sguardo capace di vedere.

Infine tutto ciò che il tempo e la natura assegnano

a poco a poco alle cose spingendole a crescere un poco alla volta

nessuna acutezza degli occhi può per quanto intenta osservare

né in seguito le parti che si deteriorano per il tempo e  la macilenza / 325

né le rocce che incombono sul mare,  consumate dalla corrosiva salsedine

potresti distinguere che cosa perdano in ogni momento.

Dunque la natura svolge il suo compito con corpi invisibili.

Però non tutto è tenuto insieme denso

di materia corporea: infatti nelle cose c’è il vuoto. 320

Sapere questo in molti casi ti sarà utile

né ti lascerà vagare nel dubbio e nell’indagine continua

sull’universo e diffidare dei miei detti.

Esiste dunque il vuoto: uno spazio intangibile e non occupato.

 

Bologna 9 ottobre 2025 ore 12, 18 giovanni ghiselli

p. s.

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