venerdì 10 gennaio 2025

Conferenza del 27 gennaio nella biblioteca Ginzburg. Quarta parte.


 

27. La diversità necessaria all’individuazione. Prometeo cerca di annientare quella tra uomi e Dei. Apollineo e Dionisiaco: Nietzsche, Jung, Ortega y Gasset, Monica Centanni. La negazione della rigida identità sessuale: Penteo, Tiresia e Achille di Stazio (Achilleide).

Diversità di culture. Grillparzer e la sua Medea. Pasolini e il film Medea. Massimo Cacciari e il sogno di Atossa nei Persiani di Eschilo. Edgar Morin : diversità e democrazia. D’Annunzio: elogio della diversità. Franco Frabboni: la libertà si coniuga con la diversità.

28. Il cinema è la sintesi di tutte le arti. Fellini (Satyricon), Manoel de Oliveira (Un film parlato), Pasolini (Medea).

29. Il romanzo d’autore, come il cinema, “significa”. La scuola della scoperta di sé.

30. Anche l’aspetto di noi insegnanti trasmette significati. Il giovane Törless e Hanno Buddenbrook. Le Nuvole di Aristofane.

31. La necessaria indipendenza di giudizio. Lo studente deve diventare kritikov~: deve arrivare a dare un’interpretazione sua.  Luperini: ogni interpretazione è relativa; c’è un nesso che unisce l’interpretazione alla democrazia.

Pohlenz e Cratere (II secolo a. C.)  che a Pergamo compenetra la filologia di spirito filosofico e rivendica “l’antico nome di kritikov~.  

Interpretazioni (filosofiche e letterarie) della Storia.  La “Storia critica” di Nietzsche. Mazzarino: lo “storicismo” antico di Senofonte e di Isocrate.

La Penna: lo storicismo romano identifica l’antica res publica con lo stato ideale ed è reazionario come ogni  storicismo.

La razionalità del reale e l’interpretazione opposta: la storia come distruzione totale, incubo e labirinto: l’Ulisse di Joyce e Gerontion di T. S. Eliot. L’eterno presente della storia (The waste land).

La storia come palinsesto: La Storia era un palinsesto grattato fino a non recare nessuna traccia della scrittura antica e quindi riscritto di nuovo tante volte quante si sarebbe reso necessario"[1].

 Xevw raschio-xestov~ ripulito. Pavlin da capo-

Caligola riabilita Cremuzio Cordo eliminato da Tiberio. Altri storiografi martiri: Tito Labieno e Trasea Peto. Orwell e uno scrittore cinese: Qiu Xiaolong. Galimberti e l’atteggiamento critico-eretico senza il quale il pensiero si impoverisce. Ibsen: l’unica moralità consiste nell’indipendenza di giudizio. P. P. Pasolini: Scuola senza feticci: “la critica dovrebbe essere la prima cosa da coltivare in un ragazzo”.  Gli ossimori possono stimolare lo spirito critico. Bruto e Amleto sono ossimori viventi, e Cristo è segno di contraddizione.

32. Cacciari: Paideia è connessa a parresia. Questa distingue il greco dal barbaro e l’uomo libero dal servo. Lo Ione e le Fenicie di Euripide.

 Critica della parresia: Arriano nell’Anabasi di Alessandro biasima quella di Callistene.

33. L’ortodossia è non conoscenza (Orwell). Pensiero unico, monocratismo e monoteismo non sono cose da Greci. I duplici templi e i tanti dèi dell’Edipo re di Sofocle.  Galimberti: differenze tra Socrate e Gesù quali figure simboliche di culture diverse.  Mazzarino: la logica dei Greci è sempre aperta al contrasto. Coefore  461:" [Arh"  [Arei xumbalei', Divka/ Divka.  Droysen e l’ esame spregiudicato delle cose.  Ancora Galimberti sulla diversità di Cristo da Socrate nell’affrontare la morte.

34. La libertà degli uomini e la capacità di comandarli come fatto di ejpisthvmh nella Ciropedia Senofonte.

34. 1 Winckelmann: la libertà come presupposto dell’arte che a sua volta libera le menti. Il “filosofo”, personaggio del trattato Sul sublime, e Curiazio Materno, portavoce di Tacito nel Dialogus de oratoribus. Leopardi commenta Arriano a proposito delle caste indiane le quali, escludendo la schiavitù e pure l’uguaglianza, “senza cui non c’è vera libertà”, consentono una libertà dimezzata e snaturata.

 La libertà come problema. La leggenda del Grande Inquisitore in I fratelli Karamazov. Il film Cuore sacro di Ozpetek. 1984 di Orwell: gli uomini sono troppo deboli per sopportare la libertà o affrontare la verità.

Prometeo secondo Snell: la giustizia per Eschilo si trova a metà tra libertà e costrizione. Freud e il bisogno di autorità  da ammirare. Il grande uomo autoritario e la figura paterna.

35. La “testa ben fatta” sa organizzare le conoscenze. Il didattichese avalla l’obbrobrio dell’ignoranza dei testi. Ancora il Dialogus de oratoribus.

36. Odiamo il brutto senza semplicità del didattichese. Le parolacce e i solecismi: “griglia”, “pof”, “funzione obiettivo”. L’invadenza dei “metodi” e l’assenza di contenuti.

36. 1. La valutazione. Nietzsche, Don Milani. Proposta modesta e sintetica per  una valutazione realistica.

37. Tutta la Cultura (Pascal), come tutta la natura (Platone, Menone), è imparentata con se stessa. Dostoevskij: “tutto scorre e interferisce insieme”. Bisogna cogliere i nessi.

37. 1. La connessione organica del Capo con la sua gente. Sofocle (Edipo re, Antigone, Filottete ). Omero (Odissea). Esiodo (Opere e giorni). Isocrate (Encomio di Elena). Cicerone (I Catilinaria). Polibio. Seneca ("fecimus coelum nocens, Oedipus, 36) e Shakespeare (Macbeth): la contaminazione arriva al cielo. Dante (“la mala condotta”). Erasmo (Elogio della follia). Nietzsche (Zarathustra). Il cattivo esempio delle donne importanti alle donne comuni biasimato da Fedra nell’Ippolito di Euripide.

37. 2.  Il determinismo geografico. Connessione terra-uomo. In questo topos  l’influenza viene dalla terra e dal suo clima. Erodoto. Ippocrate. Tito Livio, Tacito, Seneca (De ira). La Medea di Seneca. La vita ecologica è anche vita psicologica (Hillman). Curzio Rufo e il determinismo vestiario. Leopardi e i Marchigiani. Nietzsche. H. Hesse e il paesaggio come educatore. 

38. Si consegue l’originalità moltiplicando i modelli: Quintiliano, Orazio,  Leopardi, T. S. Eliot. Originalità e novità (Murray).

39. La critica contrastiva. Il giudizio dissacratore di Des Esseintes su Virgilio. Più difficile è trovare interpretazioni contrastanti della storia. 

39. 1. Un poeta “contrastivo”: Ovidio e la polemica libertina con i poeti augustèi ortodossi. L’adulterio e le leggi di Augusto: “corruptissima republica plurimae leges”.

39. 2. Ancora la dissacrazione virgiliana di Huysmans, quindi la detrazione di Hegel, poi,  contrastivamente, T. S. Eliot che considera il Mantovano quale classico supremo. Il vizio italico, e mafioso della raccomandazione (I Bucolica).  Altri autori smontati da Huysmans (Ovidio, Orazio, Cicerone, Cesare, Tito Livio, Seneca, Svetonio). Pirandello e la stroncatura di Cicerone (“Nojoso più d’un principiante di violino!”.

40. Altri dubbi :  I Romani, gens togata,  sono stati pacificatori e civilizzatori, oppure ladroni del mondo? L’ultima età è quella dell’oro, oppure, segnata com’è dall’avidità e dall’ambizione, è piuttosto simile a quella del ferro? Risposte diverse: Virgilio (Eneide, I, VI, VIII ), Orazio (Carmen saeculare), Ovidio con due posizioni diverse  ( Ars amatoria e Metamorfosi), Petronio (Bellum civile),  Sallustio (De coniuratione Catilinae) . Riferire il punto di vista del nemico fa parte della “obiettività epica” della storiografia precristiana: Tacito (Calgaco nell’Agricola) e Sallustio (Mitridate nelle Historiae).

 Limiti dell’obiettività degli storiografi antichi. Tucidide (Cleone), Sallustio (i nobili romani), Tacito (gli imperatori).  Fine dell’obiettività: Paolo Orosio.

 Proclamazione  tacitiana di imparzialità all’inizio delle Historiae e degli Annales.  Luciano: Come si deve scrivere la storia.

Foscolo e i Romani “ladroni del mondo”.

 Lucano e l’incipit della Pharsalia quale anti-Eneide.

La distruzione dei grandi miti augustei. Il gesto autodistruttivo del “popolo potente” ”,  in suă victrici conversum viscera dextrā (Pharsalia, I, 3), corrisponde a quello di Agrippina negli Annales e di Giocasta nell’Oedipus di Seneca

 

Bologna 10 gennaio 2024 ore 9, 11 giovanni ghiselli

p. s. il link per seguire la conferenza del 27 gennaio da lontano è il seguente: il link via meet è il seguente: meet.google.com/ogg-ncnx-mdy

 

 

 

 

 

 



[1]G. Orwell, 1984 . Parte I capitolo 4.

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