sabato 24 gennaio 2015

Per il Quirinale a due giorni dal voto. Auspici e controauspici

Amato: ovvero il ritorno al fondo della feccia politica. No, per carità!

La Pinotti: lo spaventoso,  il terrificante vuoto sul colle “più alto”.  Il caos dove volteggiano i mostri.

La Finocchiaro: non è pessima. L’aspetto l’aiuta, lo stile può stare, ma sarebbe uno dei tanti luoghi comuni al potere. Già troppe volte sentita dire sempre le stesse cose moderatissime, funzionali allo status quo.
Se deve essere una donna, meglio la Bindi.

Prodi è irreversibile, credo. Molto improbabile una sua palingenesi. Si rischia di compiere l’operazione della figlie di Pelia[1].

Mattarella è  plausibile tra i presidentabili.

Rodotà  è  auspicabile. In lui, sebbene anziano[2], vedo il benemerito rinnovatore della solidarietà e dell’umanesimo classico che è amore per l’umanità. Questo va restaurato in antitesi al culto degli obesi idoli sporchi  costituiti dalle banche e dal denaro. I sacerdoti  malemeriti di questa empia religio[3] sono la Merkel e i suoi lacchè italiani


giovanni ghiselli




[1] Misero a bollire il padre in un pentolone, indotte da Medea che aveva promesso un ringiovanimento del vecchio attraverso la sua cottura. Solo Al cesti, la più bella e saggia di quelle ragazze non credette alla maga allieva di Ecate. Ma le altre, ingannate, uccisero il padre.
[2] Dico di entrambi: lui e me.
[3] Nel senso lucreziano di superstizione anche criminale.

1 commento:

  1. Per fortuna tra gli italiani non mancano le persone di valore che ben meritano una carica tanto ambita,non mancavano neanche al tempo del secondo mandato....speriamo bene! PS Se potessi proporrei te , Gianni che sei la persona che meglio rappresenta la cultura classica (e non solo). Giovanna Tocco

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