Ieri sera ho visto un film interessante: Conclave che mi ha fatto pensare.
La prima cosa e che la pietas è inconciliabile con il potere. I cardinali che si rinchiudono ed escludono dal resto dell’umanità per fare un altro Papa quando ne muore uno, vengono raffigurati come degli intriganti affratellati e divisi quali fratelli coltelli dal desiderio di supremazia. Alcuni sono dei veri e propi farabutti altri degli ambiziosi prevaricatori, altri dei gregari.
Il decano , l’ottimo attore Ralph Fiennes è una persona per bene che come il Papa appena morto ha perso la fede non in Dio ma nella Chiesa.
Fa un bel discorso contro la certezza dogmatica in nome del dubbio
Voglio presentare qui alcune testimonianze letterarie su questa lode del dubbio.
Cacciari: il dubbio non va eliminato come deleterio, anzi:"Togli il dubbio, il dubbio su me stesso, sulla mia identità, sul mio sapere, e non mi resterà che il già fatto e il già detto"[1].
Leopardi cita Cartesio a proposito della necessità del dubbio: “Le verità contenute nel mio sistema non saranno certo ricevute generalmente, perché gli uomini sono avvezzi a pensare altrimenti, e al contrario, né si trovano molti che seguono il precetto di Cartesio: l’amico della verità debbe una volta in sua vita dubitar di tutto. Precetto fondamentale per li progressi dello spirito umano. Ma se le verità ch’io stabilisco avranno la fortuna di essere ripetute, e gli animi vi si avvezzeranno, esse saranno credute, non tanto perché sien vere, quanto per l’assuefazione”[2].
“In molte pagine dello Zibaldone, Leopardi mette in dubbio ogni sistema: anche quelli che ha più cari o che posseggono più rilievo. “Il mio sistema” scriveva già nel settembre 1821 “introduce non solo uno Scetticismo ragionato e dimostrato, ma tale che, secondo il mio sistema, la ragione umana per qualsivoglia processo possibile, non potrà mai spogliarsi di questo scetticismo; anzi esso contiene il vero, e si dimostra che la nostra ragione non può assolutamente trovare il vero se non dubitando; ch’ella si allontana dal vero ogni volta che giudica con certezza; e che non solo il dubbio giova a scoprire il vero…, ma il vero consiste essenzialmente nel dubbio, e chi dubita, sa, e sa il più che si possa sapere”[3].
Morin “Lo sviluppo dell’intelligenza generale richiede di legare il suo esercizio al dubbio[4], lievito di ogni attività critica…Comporta anche quell’intelligenza che i Greci chiamano métis[5], “insieme di attitudini mentali…che combinano l’intuizione, la sagacia, la previsione, l’elasticità mentale, la capacità di cavarsela, l’attenzione vigile, il senso dell’opportunità… “Unico punto pressochè certo nel naufragio (delle antiche certezze assolute): il punto interrogativo”, ci dice il poeta Salah Stétié”[6].
C’è una poesia di B. Brecht che costituisce un inno in lode del dubbio: “Sia lode al dubbio!...Oh bello lo scuoter del capo/su verità incontestabili!/Oh il coraggioso medico che cura/l’ammalato senza speranza!...Sono coloro che non riflettono, a non dubitare mai…Tu, tu che sei una guida, non dimenticare/che tale sei, perché hai dubitato/delle guide! E dunque a chi è guidato/permetti il dubbio!”[7].
La Lettera a un bambino mai nato di Oriana Fallaci è dedicata “A chi non teme il dubbio/a chi si chiede i perché/senza stancarsi e a costo di soffrire di morire”.
Concludo questa parte con Leopardi e Pasolini: “Piccolissimo è quello spirito che non è capace o è difficile al dubbio”[8].
“I miei film non mirano ad avere un senso compiuto. Finiscono sempre con una domanda”[9]
Tornando al film, scoperte le magagne di alcuni candidati, il decano supera la propria riluttanza e si rassegna a venire eletto per non lasciar vincere un candidato reazionario che ripoterebbe indietro la Chiesa ed è interpretato da Castellitto dalla recitazione estroversa, romanesca e alquanto cialtronesca.
Però alla fine c’è un colpo di scena: vengono perpetrati attentati terroristici e dopo grandi trambusti viene eletto un cardinle giovane dal cardinalato e pure dal sesso dubbio.
Era un cardinale in pectore, nel petto del Papa morto, uno che non compariva nell’elenco ufficiale. Superato questo ostacolo-provblhma- si scopre che era una donna. Un altro cardinale, un africano, era stato messo fuori gioco perché decenni prima aveva amato e ingravidato una donna, mentre questo che era una donna travestita va bene a tutti. Un tributo al femminismo di moda e una confutazione dell’amore tra uomini e donne laici o religiosi che siano.
Comunque un film da vedere.
Boogna 11 gennaio 2024 ore 11, 56 giovanni ghiselli
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[1] M. Cacciari, "L'espresso", 6 gennaio 2005, p. 69.
[2] Zibaldone, 1720.
[3] P. Citati, Leopardi, p. 56.
[4] Montaigne che cita Dante: “Che, non men che saver, dubbiar m’aggrata”, Divina Commedia, Inferno XI, v. 93.
[5] M.Detienne, J.-P. Vernant, Le astuzie dell’intelligenza nell’antica Grecia, tr. It. Laterza, Roma-Bari 1984.
[6] E. Morin, La testa ben fatta, pp. 16-17 e 55.
[7] B. Brecht (1898-1956), Lode del dubbio.
[8] Zibaldone, 1392.
[9] Pasolini, Tutte le Opere, Saggi sulla politica e sulla società, p. 1319
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