lunedì 13 novembre 2023

Gli infanticidi per certuni non sono mai troppi.

Uccidere bambine, bambini, uomini e donne israeliani è un orrore esecrato da tutti, me compreso.
Invece ammazzare i civili Palestinesi è spacciato da molti farabutti e da tanti servi come un atto di giustizia.
Anche le bambine e i bambini  fatti morire a migliaia nella striscia di Gaza sono morti per qualche buona ragione secondo costoro.
 
Poi non è detto che li abbia uccisi la guerra: probabilmente sono  stati strangolati da madri sgualdrine ingravidate da terroristi e sgravatesi in covi di tali assassini situati in ogni ospedale che dunque va bombardato: chi c’è dentro è comunque un complice.
 
 Ho sentito molte affermazione della legittimità di ammazzare i palestinesi ancora infanti. Manca solo questa.
 Mi aspetto che qualcuno più pazzo e più demente degli altri la tiri fuori.
Gente che parla in diverse trasmissioni televisive ha licenza di giustificare i massacri.
 
 
Mii sono sentito dare del razzista antisemita perché ho detto che ammazzare i bambini tanto israeliani quanto palestinesi è un crimine infame per il quale non può esserci remissione.
Ricordo quando i soliti animali da greppia plaudivano ai bombardamenti sui civili Irakeni. Non mancai di maledirli. Ora scrivo anatemi contro questa rinnovata canaglia.
In questa rapina rerum omnium  rimane il suum esse,  l’ homo sum e il sapere di esserlo.
 
Bologna 13 novembre 2023 ore 18, 09.
 
p. s
Oggi è un vecchio oramai ottantenne che scrive. Sono stato giovane e per alcuni anni successivi al 1968 ho creduto nel progresso mio e in quello dell’umanità. Perfino nell’amore e nella giustizia ho creduto. Poi le stragi e la fine della politica.
Ora cerco di conservare la fiducia nello studio e nella parte del genere umano, della razza umana che vuole  pace e giustizia.
 
p. s.
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