mercoledì 15 novembre 2023

Un suggerimento alle donne palestinesi e a quelle israeliane

Ovidio rappresenta le Sabine rapite che per mettere pace tra i padri e i mariti in guerra tra loro, si piegano a terra con i bambini al seno; questi, pignora cara, cari pegni, tendevano verso i nonni le piccole braccia come se capissero, quasi sentirent (Fasti, III, 215-222). 
 I bambini al seno impiegati in guerra come pegni affettivi rappresentano un  motivo di fondo: il nesso tra le donne e la vita, un vincolo che le guerre fatte dagli uomini tendono a sfilacciare.
 
Tacito scrive che i Germani attribuiscono alle donne qualcosa di sacro e profetico (inesse quin etiam sanctum aliquid et providum putant ) e non ne disprezzano i consigli o ne trascurano i responsi (Germania VIII) .
  
"Come gli antichi Germani, gli Elleni credevano che proprio le donne ricevessero da Dio alcune doti spirituali che oltrepassano la normale misura umana. A Delfi come a Dodona erano le donne che riferivano i responsi del dio; la tragedia immanente alla conoscenza del futuro trovò espressione nella figura di Cassandra, e in Platone Diotima, originaria di Mantinea, la "città dei profeti", inizia Socrate ai più profondi misteri della conoscenza"[1].
 
Bologna 15 novembre 2023 ore 19, 26 
giovanni ghiselli  

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[1] M. Pohlenz, L'uomo greco, p. 715.

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