sabato 4 novembre 2023

La festa delle forze armate è la celebrazione della violenza e della morte.


 

Gli uomini che spingono alla guerra hanno rinnegato la loro identità umana. I massacri subiti dai civili e dai militari in Israele, in Palestina, in Ucraina, dovrebbero suscitare il pianto.

 

Le lacrime vanno rivalutate poiché,  al pari dei sorrisi, certificano  l'unità del genere umano:"l'unità cerebrale dell'Homo sapiens si manifesta nell'organizzazione del suo cervello, unico in rapporto agli altri primati; c'è infine un'unità psicologica e affettiva: certo, le risa, le lacrime, i sorrisi sono modulati diversamente, inibiti o esibiti a seconda delle culture, ma, malgrado l'estrema diversità di queste culture e dei modelli di personalità imposti, risa, lacrime, sorrisi sono universali e il loro carattere innato si manifesta nei sordo-muti-ciechi dalla nascita, che sorridono e piangono senza aver potuto imitare nessuno (…) La coscienza e il sentimento della nostra appartenenza alla terra e della nostra identità terrestre sono oggi vitali "[1].

Non ci sono razze superiori né inferiori come pretendevano i nazisti e  seguitano a credere i loro epigoni di oggi annidati in varie formazioni politiche.

Ci sono uomini davveri umani che vogliono la pace e uomini poco umani o disumani che celebrano la guerra.

 

Bologna 4 novembre 2023 ore 18, 18 giovanni ghiselli.

 

p. s.

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[1] E. Morin, La testa ben fatta, , p. 74.

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