NUOVE DATE alla Biblioteca «Ginzburg»: Protagonisti della storia antica

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venerdì 5 aprile 2013

La salute minacciata

Il Comune di  San Lazzaro aderisce all'accordo sulla qualità dell'aria dal 2004.
Provo a dare il mio parere, non autorevole, tanto meno autoritario. L’unica autorevolezza che rivendico è quella di avere interessato, in due mesi, più di ventimila lettori con il mio blog. Senza avere ripeto, nessuna autorità, né notorietà. Ma le mie parole sanno di vita ancora prima che di libri.
Potrei dire con Marziale [1]: “ hominem pagina nostra sapit ”(X 4, 10) la nostra pagina sa di uomo. Scrivo per comunicare, a chi vuole imparare, quello che ho imparato e continuo a imparare, infatti :"semper homo bonus tiro est "[2], l'uomo onesto fa  tirocinio per tutta la vita.
Ma adesso, è già tempo, entriamo in medias res.
Questa volta scrivo per propugnare la salute tanto fisica quanto mentale delle persone, siccome la condizione ottima  è quella sintetizzata dall’arcinota sentenza di Giovenale [3]: “  Mens sana in corpore sano”   ( Satira X, 356). Credo che non sia necessario tradurla tanto si è sentita e risentita.
Eppure la salute fisica viene colpevolmente trascurata da quanti usano continuamente l’automobile. Ci sono quelli che danneggiano la propria salute e il proprio aspetto passando buona parte del tempo libero seduti o in quella scatola, o davanti ai videogiochi [4] e alla televisione; altri  adoperano automobili e motociclette come armi letali per omicidi e suicidi: migliaia di persone muoiono ogni anno uccise dalle macchine in tanti modi. E’ una guerra sleale, tutt’altro che cavalleresca. Gli automobilisti uccidono i pedoni senza lanciare la sfida e metterli in guardia: li ammazzano sulle strisce, sui marciapiedi, dappertutto Si potrebbe scrivere un trattato voluminoso sul tema Death by car, morte per automobile. Un’ecatombe tutt’altro che pia, anzi è il punto culminante di un rito satanico. Uomini, donne e bambini muoiono messi sotto dalle automobili, senza che gli investitori omicidi vengano puniti, se non risibilmente; altri per una sorta di nemesi muoiono dentro le automobili; altri si ammalano, e possono pure morire per l’inquinamento provocato dalle automobili, ma, siccome le macchine “devono” essere vendute, raramente si educano le persone a non farne uso, a impiegare le proprie gambe camminando o pedalando, oppure a servirsi dei mezzi pubblici.
Dunque è sacrosanto, ossia favorisce la salute, la bellezza e la vita il proposito del sindaco di San Lazzaro di offrire alternative all'uso del veicolo  privato. Dico di quelli a motore. Perché invece verrà giustamente incentivato l’uso della bicicletta, attraverso la realizzazione di piste ciclabili. Infatti, lo scrivo per esperienza, il ciclista che pedala tra le automobili è drammaticamente e continuamente esposto a ogni possibile sgarbo, prepotenza, violenza di molti automobilisti. Allora questa potenziale vittima del gioco infernale deve essere protetta.
Suggerisco anche un’opera educativa fin dalle scuole elementari: molti ragazzi non hanno idea dei benefici che derivano al corpo, in termini di salute e pure di bellezza, dalle passeggiate ciclistiche. E, lo ripeto, il benessere somatico è il presupposto del buon umore, di una visione positiva della vita, ed è quindi preparatorio rispetto a quello mentale.
Senza contare che la ginnastica è la cosmesi migliore.
Per secoli è invalsa la tendenza a trascurare la salute del corpo, forse come conseguenza dell’idea di origine pitagorico-platonica del sw`ma-sh`ma[5]. Cicerone su questa linea, scrive: “mens cuiusque is est quisque, non ea figura quae digito demonstrari potest ” (De repubblica, VI, 26), la mente di ciascuno è quel ciascuno, non quella figura che può essere indicata con un dito.  
 Ora invero si dà grande credito alla bellezza del corpo, tanto che molti vogliono modificarlo col bisturi, ma intanto si ottiene un’avvenenza visibilmente posticcia e fasulla, poi in questo modo, il più delle volte, si mette a repentaglio la salute.

Di questa noncuranza della salute si  lamenta  Leopardi che, data la sua condizione di valetudinario, sapeva bene che un corpo malsano costituisce un doloroso ceppo  nel cammino della vita. Lo rende faticoso e doloroso.
“La salute è considerata generalmente dalla società come il minimo de’ beni umani, se pur se ne è fatto conto in modo veruno. Fra le mille prove (e non parlo qui d’individui, ma di corporazioni), osservate che non troverete mai un luogo, una città che sia cominciata ad abitarsi, che cresca giornalmente di popolazione, per rispetto della salubrità dell’aria”[6].
Il Recanatese scrive queste parole nel 1828.
Ne 1759 Giuseppe Parini compone un’Ode[7] in strofe di settenari per celebrare l’aria pulita del lago di Pusiano[8] ed esecrare l’inquinamento e gli inquinatori della grande città lombarda. Vale la pena di rileggerne alcuni versi poiché sembrano scritti contro i contaminatori di sempre che trattano l’aria e l’acqua  come le discariche
“O beato terreno-del vago Eupili mio,-ecco alfin nel tuo seno- m’accogli; e del natio-aere mi circondi,-e il petto avido inondi! (…) Pèra[9] colui che primo-a le triste ozїose[10]-acque e al fetido limo-la mia cittade espose,-e per lucro ebbe a vile-la salute civile (…) Io de’ miei colli ameni-nel bel clima innocente-passerò i dì sereni-tra la beata gente-che di fatiche onusta-è vegeta e robusta./Qui con la mente sgombra,-di pure linfe asterso[11],-sotto ad una fresc’ombra-celebrerò col verso-i villan vispi e sciolti-sparsi per li ricolti;/e i membri non mai stanchi-dietro al crescente pane; e i baldanzosi fianchi[12]-de le ardite villane;-e il bel volto giocondo-fra il bruno e il rubicondo”.
Certamente i problemi di salubrità dell’aria nella Milano di fine Settecento  erano diversi e, credo, meno gravi di questi che  riguardano noi, attuali inquilini del pianeta.
Allora io plaudo alle iniziative di sindaci che, come Marco Macciantelli, impiegano il loro ufficio per ridurre l’inquinamento e le morti per auto, dando impulso all’uso dei mezzi pubbliche, che siano affidati del resto ad autisti bravi, dotati di senso civico, e favorendo la buona abitudine degli spostamenti in bicicletta attraverso un’opera di educazione e una generosa offerta di piste ciclabili.

Giovanni Ghiselli  g.ghiselli@tin.it



[1] 40ca- 104 d. C.
[2] E’ di nuovo Marziale X 51, 2
[3] 60-130 d. C.
[4] Anche questi sarebbero da limitare.
[5] Cfr. Platone, Gorgia, 493a:  to; me;n sw`ma ejstin hJmi`n sh`ma, il nostro corpo è una tomba.
[6] Leopardi, Zibaldone, 4333.
[7] Rifatta nel 1791.
[8] Si trova i Brianza a una cinquantina di chilometri a nord est  Milano, sotto il monte Cornizzolo.
[9] Muoia, cfr. pereat latino, in Properzio I, 17, 13 per esempio. Io non arrivo a tanto per la mia assoluta contrarietà alla pena di morte.
[10] Stagnanti.
[11] Lavato
[12] L’aria e l’acqua pulita stimolano pure l’eterno richiamo dei sessi che viene viceversa mortificato dall’inquinamento. 

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