Tacito nella Germania menziona i falsi e risibili trionfi celebrati da Domiziano sui Germani che non aveva mai confitto.
Verso la fine del primo millennio venne attribuita all’imperatore Costantino che regnò dal 306 al 337 una falsa donazione dell’Italia e dell’Occidente a papa Silvestro I.
Sarà Lorenzo Valla con il de falso credita et ementita donatione Constantini (1440) a denunciare il falso con argomentazioni linguistiche. Il documento smascherato conteneva alcune parole che non si usavano nel IV secolo. Era ingannevole come tante reliquie spacciate come pezzi degli abiti o dei corpi di santi. Tra queste perfino il prepuzio di Cristo circonciso racconta Barbero.
Falsa a parer mio è anche la sincrasia biblica di Antico e Nuovo Testamento tanto sbandierata da Cazzullo. L’ aveva già denunciata Marcione (85-160) poi stigmatizzato quale eretico. Notava che Cristo predicava l’amore, non lo sterminio.
Un falso ripetuto da diversi propagatori di menzogne è quello di associare all’antisemitismo la denuncia dell’assassinio di bambine, bambini e adulti inermi perpetrato dall’esercito israeliano nella striscia di Gaza. Io credo che l’antisemitismo sta rialzando la sua orribile testa proprio come reazione sbagliata al genocidio di Gaza. Reazione esecrabile perché ci sono tanti Ebrei anche israeliani che condannano senza mezzi termini questo sterminio dei Palestinesi.
Personalmente sono contrario anche alla pena di morte inflitta al più bieco degli assassini. Uccidere le bambine e i bambini, perfino gli infanti ancora incapaci di parlare, è è un crimine che costituisce una macchia sull’onore dell’umanità.
Nel quotidiano “la Repubblica” di oggi leggo queste parole di Liliana Segre a proposito del termine genocidio: “Ma quella parola è troppo carica di odio e viene usata per vendetta (…) però l’uso del termine genocidio è compiaciuto. L’insistenza di imporlo a tutti, in primis agli ebrei è morbosa” (p. 3).
Non credo che genocidio significhi odio, bensì la volontà di fermarlo denunciandolo. Quanto al compiacimento penso che quanti levano la voce in difesa dei Palestinesi massacrati non siano compiaciuti bensì addolorati per il mattatoio di Ebrei e Palestinesi che, iniziato il 7 ottobre del 2023, seguita ancora.
A pagina 21 del medesimo quotidiano di oggi leggo queste parole di Anna Foa: “Aspettavo le sentenze ora mi unisco a David questo è un genocidio”.
David è Grossman. Parole di due Ebrei. E ce ne sono tanti altri, certamente non antisemiti.
Villa Fastiggi, 2 agosto 2025 ore 17, 52 giovanni ghiselli
p. s.
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