Oggi mi chiedo per quale ragione un mese di Elena mi ha dato più felicità che tutti gli anni passati con decine di altre. La storia di Elena, quando le mie ex non arrivavano a nemmeno a nove, è stata la più bella in tutti i sensi. Ora so perché.
Una persona e, anche una cosa o un paesaggio, si riempie di significati fino a diventare opera d’arte quando la sua visione diventa allegoria a[llo ajgoreuvei, rivela qualcos’altro oltre lei.
Elena non solo era bella ma incarnava l’umanesimo ancora vigente nel 1971. Quando la conobbi, le domandai che cosa significava l’amore per lei, una domanda subdola da parte mia: volevo indagare la sua disponibilità a fare l’amore con me.
Ebbene la bella donna rispose che il suo amore era umanistico e umano: amava l’umanità e amava la vita.
Allora dentro di me ghignai di soddisfazione pensando che, se le apparivo umano, quella femmina della mia specie poteva diventare la penultima amante delle prime dieci che con il volgersi delle stagioni volevo almeno quintuplicare nella mia miseria di quel tempo.
Ma quaranta anni più tardi, tornato a Debrecen in bicicletta da Bologna e recatomi di notte sotto la finestra del collegio dove mi aspettava una sera di quell’estate remota, capìi tutto il valore di tale donna che divenne un simbolo, suvmbolon cui potevo associare-sumbavllein- tutti i significati belli che nel frattempo avevo molto cercato e poco trovato in altre persone: bellezza, finezza d’animo, intelligenza, sincerità, schiettezza, luminosità e tutto quanto mi era piaciuto in quasi settanta anni di vita.
Bologna 28 marzo 2024- ore 12, 05 giovanni ghiselli
p. s
Oggi altre visioni di antiumanesimo: Ilaria Salis portata in tribunale in manette, ceppi alle caviglie e catene.
Contro questa barbarie è necessario opporre la deterrenza della civiltà.
Solo questa è la buona deterrenza.
Il mio ultimo filmato in You Tube ha avuto 188 visioni nel primo giorno
Nessun commento:
Posta un commento