Bisogna porre termine al crimine massimo: la guerra.
Chi manda i soldati a farla, a uccidere o morire, e ne sostiene la necessità, vuole conservare il proprio potere: chi va a combattere perde la vita o la fa perdere al fratello che la propaganda presenta come un nemico.
Perdono la vita i soldati a centinaia di migliaia: escono da casa dei ragazzi che tornano come ceneri dentro le urne.
Orribili ordigni volteggiano nell’aria seminando la morte per decine di migliaia di civili: in maggioranza bambine, bambini e donne: infanticidi, femminicidi e omicidi che non vengono mai esecrati abbastanza; anzi c’è perfino chi li approva tra chi vuole che la guerra continui: credono che tutti quei morti li faranno beati di vacanze e di vivande.
Milioni di poveri ne subiscono le conseguenza con l’aggravarsi della miseria. Questo è sempre stato l’eroismo delle guerre.
Bologna 12 marzo 2024 ore 10, 27 giovanni ghiselli
p. s.
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