giovedì 14 marzo 2024

Argomenti della conferenza di lunedì 25 marzo.


La terrò nella biblioteca Ginzburg di Bologna dalle 17 alle 18 e 30.

L’ingresso è gratuito ma è bene prenotarsi telefonando alla biblioteca ospite per essere sicuri del posto: 051-466307

 

Si può seguire anche collegandosi da lontano

Link della riunione

meet.google.com/xss-fwkm-kzu

 

Titolo generale

 

Desiderio di umanesimo

 

 

Il sapere non è sapienza

 

Il sapere non è sapienza se non arriva a conoscere il Bene.

Cfr hj tou` ajgaqou` ijdeva mevgiston mavqhma (Platone, Repubblica, 505 a).

Salviamo il liceo classico con il greco e il latino letti nella lingua degli autori.

 

Umanesimo è avere coscienza di essere uomo: nell'Edipo a Colono di Sofocle Teseo  dice al vecchio parricida, incestuoso, cieco malfamato e vagabondo:"e[xoid  j ajnh;r w[n"(v.567), so bene di essere uomo ed è per questo che ti aiuto.

In latino abbiamo il verso più noto e citato dell’Heautontimorumenos (77)  di Terenzio"  :"Homo sum: humani nil a me alienum puto ", sono uomo: tutto ciò che è umano mi riguarda.

 

Umanesimo è adoperarsi per gli altri

Umanesimo  è imparare dal dolore a succurrere miseris  cfr Eneide, I, 630.

Quindi Seneca:" Vivit is qui multis usui est, vivit is qui se utitur " (Epist. ad Luc, 60, 4) vive chi si rende utile a molti, vive chi si adopera

Lo sa anche l’olivo nella disputa con l’alloro del quarto giambo di Callimaco il quale attribuisce umanità anche a una pianta utile.

Ripeterà questo per la vite Giacomo  Zanella.

 

Umanesimo è non sentirsi separato dal cosmo

“Tutto il dolore, tutto il male consistono solo nel fatto che noi, singoli, non ci sentiamo più come parti inscindibili del Tutto, che l'io dà troppa importanza a se stesso”  Hermann Hesse, La cura.

 

Umanesimo è anche la cura della parola che poi è cura della propria anima siccome parlare male fa male all’anima appunto cfr. Platone, Fedone,  115e. E pure Shakespeare- John Fletcher.: “Enrico VIIII   It is a kind of good did- to say well (III, 2, 153) E’ una specie di fare bene parlare bene.

Oggi è di moda parlare male . A parer mio significa:  “me ne frego di te” o addirittura “ti frego”.

 

Il rispetto e la verità

Una colonna dell’umanesimo è il rispetto: quello delle persone, della natura, della verità. Rispettare significa osservare (cfr. latino  respicio) senza volere sottomettere, impossessarsi, sfruttare, umiliare la persona o la cosa osservata.

Per quanto riguarda la verità questa in greco è ajlhvqeia cioè “non latenza”  e pure “non dimenticanza” –lanqavnw significa “rimango nascosto” e lanqavnomai “mi dimentico”. 

 

Necessità dello studio della storia.

Per recuperare la lezione umanistica e umana dei classici bisogna studiare non solo la lingua e la letteratura ma anche la storia.

Cicerone nell'Orator (46 a. C.) ha scritto: "Nescire autem quid ante quam natus sis acciderit, id est semper esse puerum. La conoscenza della storia è necessaria alla coscienza adulta.

L’umanità compiuta comporta anche la maturità

 

Segni di contraddizione

Nella storia come nella letteratura si trovano personaggi che sono segni di contraddizione

Alessandro Magno, Annibale, Nerone sono reputati in maniera non univoca da chi ha scritto di loro: storiografi appunto e poeti. Ovviamente lo studio deve essere una ricerca fatta sulle fonti.

  E’ umanesimo dunque vedere uomini e donne come problemi, e non in maniera dogmatica.

 

I sacrifici umani

Un altro argomento è la disumanità dei sacrifici umani imposti dalla superstizione o dall’avidità e dall’ambizione di chi vuole le guerre.

I sacrifici umani di Astianatte (un infanticidio) e di Ifigenia e Polissena: (due femminicidi).  Euripide e Lucrezio.

 

L’eroismo nei testi greci

L’uomo Achille e l’uomo Odisseo danno esempi diversi di eroismo.

Hanno tuttavia in comune la volontà di non cedere mai.

Achille non cede perché vuole primeggiare, Odisseo piuttosto desidera  imparare a tutti i costi.

 

La brutalità.

L’antitesi dell’umanesimo è la brutalità, cioè la mancanza di spirito critico associato all’ignoranza, al conformismo e al servilismo. Non senza idiozia.

“Il bruto è più tenace servo dell’assuefazione” secondo Leopardi (Zibaldone, 1762)

 

 Nel Miles gloriosus di Plauto parla un lepidus semisenex dicendo parole utilizzabili contro la canèa delle trasmssioni televisive fatte di parole inascoltabili in quanto si sovrappongono a vicenda, ad alta voce. Ascoltare è parte essenziale della persona educata; ascoltare e farsi ascoltare parlando con chiarezza.

 

Il pensiero è reso fecondo dall’amore:  Sofocle, Joyce, T. Mann, E. Morin.

La figlia di Edipo vale per tutti quando dice:  ou[toi sunevcqein ajlla; sumfilei'n e[fun", (Sofocle, Antigone, v. 523), certamente non sono nata per condividere l'odio, ma l'amore.

 

Gratitudine e ingratitudine

La gratitudine è segno di anima nobile, l’ingratitudine il marchio della bassezza d’animo (cfr. Teognide)

Dobbiamo separarci dalla vita con gratitudine quando giunge il momento.

Dalla vita come dalla migliore delle amanti

Lucrezio e Marco Aurelio

 

Umanesimo è anche la capacità di mettersi nei panni degli altri.

Pirandello e L’umorismo. Joyce e Dedalo supplente  a scuola.

 

Amor matris: genitivo soggettivo e oggettivo. Joyce e Lucrezio.

Come preparare seriamente e umanamente una lezione o una conferenza. Importanza delle citazioni.

 

La capacità di meravigliarsi porta alla filosofia: Platone e Aristotele.

 

Il fascino dell’esotico nel linguaggio (Aristotele e Leopardi)   e anche  nelle persone (T. Mann e Claudia Chauchat).

 

Il bisogno di delicatezza fa parte dell’umanesimo (Omero, Saffo, Ovidio e  Italo Calvino)

 

 

Un dilemma.

Bastonabili, bastonabilissimi gli ambasciatori?

Il conte Attilio e Fra’ Cristoforo nel romanzo di Manzoni

E i ragazzini liceali?

 

 

Umanesimo secondo Schopenhauer è anche la pietas  verso gli animali.

Il caso di Pitagora nel De magia di Apuleio.

 

Una forma di umanesimo è evitare ogni eccesso. Orazio e Seneca.

La teoria della classe media nelle Supplici e nell’ Oreste di Euripide

Nulla di troppo raccomandato nella Medea di Euripide dalla Nutrice e dal Coro delle donne corinzie.

 

 

Hans Castorp e l’umano della disciplina

 

Bologna 14 marzo 2024 ore 18, 23

giovanni ghiselli

p. s.

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